Sarah, ottavo giorno di ricerche
AVETRANA (TARANTO). Sono riprese stamani per l'ottavo giorno le ricerche di Sara Scazzi, la ragazzina di 15 anni scomparsa da Avetrana il 26 agosto. Le indagini, coordinate dai carabinieri, si sviluppano su due fronti: quello delle ricerche con le battute sul territorio e la verifica delle numerose segnalazioni, finora tutte inutili, che continuano ad arrivare; e quello investigativo. In giornata gli investigatori ascolteranno nuovamente amici e conoscenti della ragazza. La pista piu' accreditata resta quella del rapimento non a scopo estorsivo, compiuto da una persona che probabilmente Sara conosceva.
IL PADRE: "E' STATA RAPITA" - ''Crediamo - dice l' uomo, che ha 52 anni e fa il muratore a Milano - sia stata rapita da gente non di Avetrana''. Giacomo Scazzi afferma di non ritenere plausibile la pista, per altro scartata dagli investigatori, che alla base del rapimento ci possa essere una questione legata a una eredita' da 100mila euro che la mamma aveva ricevuto qualche tempo fa dal padre.
LE RICERCHE - Per il settimo giorno consecutivo sono iniziate le ricerche della 15enen Sarah Scazzi scomparsa ad Avetrana nel primo pomeriggio del 26 agosto scorso. I militari dell’Arma anche oggi ascolteranno i testimoni e perlustreranno campagna, vecchie cave di tufo, canali e casolari della zona in cerca di ogni possibile elemento utile alle indagini per ritrovare la ragazzina. Da ieri le ricerche sono state estese anche a ridosso delle province di Brindisi e Lecce, confinanti con il territorio di Avetrana. Investigatori, volontari e amici stanno cercando Sarah dappertutto, anche con le unità cinofile.
Sembra più che mai lontana l’idea dell’allontanamento volontario. Ma nonostante non siano abbandonate le altre ipotesi, i carabinieri ritengono “seria” l'ipotesi che la ragazza sia stata sequestrata, e seguono con particolare attenzione la pista che porta agli amici, un gruppo di giovani di cui lei più piccola anche di 10 anni era considerata la "mascotte". Nelle ultime ore sono stati sentiti dagli inquirenti.
IL SOSPETTATO - Sembra possa essere coinvolto un ragazzo poco più grande di lei ma sul movente dell’ipotetico sequestro non si sbilanciano. Escludono però con certezza che si possa trattare di un rapimento a scopo estorsivo e si mostrano assai cauti sull'ipotesi di un sequestro a sfondo sessuale.
"NON TOCCATELA" - ''E' un rapimento e faccio un appello ai rapitori: per favore, non toccatela, lasciatela subito libera''. A rivolgerlo e' Alessio, un amico Sara Scazzi.
Il giovane e' amico della cugina della ragazzina scompara, Sabrina e conosce molto bene la ''piccola Sara'' che spesso frequentava il suo stesso gruppo di amici. ''Lasciatela - dice Alessio - e non fatevi piu' vedere, basta che ci ridate la piccola Sara''. Il giovane racconta che, assieme a suoi amici, sta partecipando alle ricerche.
UNA TRAPPOLA - L’ipotesi, fino a ora, più plausibile è che Sarah, appena uscita dalla sua abitazione in Via Verdi, sia stata affiancata da un’auto sulla quale si trovavano una o più persone che lei conosceva e che l’avrebbero invitata a salire a bordo con una scusa. La ragazzina avrebbe accettato e così facendo è caduta nella trappola.
Ovviamente si tratta di una ipotesi.
IL CELLULARE SPENTO - L'unica cosa certa in questo giallo di fine estate sembra essere l'orario della scomparsa che è compreso tra le 14.30 e le 14.42. Infatti alle 14.42 il cellulare di Sarah ha smesso di funzionare e di lei si sono perse le tracce. A quell'ora, confermano le celle telefoniche, la 15enne si trovava nei pressi della sua abitazione.
IL PADRE: "E' STATA RAPITA" - ''Crediamo - dice l' uomo, che ha 52 anni e fa il muratore a Milano - sia stata rapita da gente non di Avetrana''. Giacomo Scazzi afferma di non ritenere plausibile la pista, per altro scartata dagli investigatori, che alla base del rapimento ci possa essere una questione legata a una eredita' da 100mila euro che la mamma aveva ricevuto qualche tempo fa dal padre.
LE RICERCHE - Per il settimo giorno consecutivo sono iniziate le ricerche della 15enen Sarah Scazzi scomparsa ad Avetrana nel primo pomeriggio del 26 agosto scorso. I militari dell’Arma anche oggi ascolteranno i testimoni e perlustreranno campagna, vecchie cave di tufo, canali e casolari della zona in cerca di ogni possibile elemento utile alle indagini per ritrovare la ragazzina. Da ieri le ricerche sono state estese anche a ridosso delle province di Brindisi e Lecce, confinanti con il territorio di Avetrana. Investigatori, volontari e amici stanno cercando Sarah dappertutto, anche con le unità cinofile.
Sembra più che mai lontana l’idea dell’allontanamento volontario. Ma nonostante non siano abbandonate le altre ipotesi, i carabinieri ritengono “seria” l'ipotesi che la ragazza sia stata sequestrata, e seguono con particolare attenzione la pista che porta agli amici, un gruppo di giovani di cui lei più piccola anche di 10 anni era considerata la "mascotte". Nelle ultime ore sono stati sentiti dagli inquirenti.
IL SOSPETTATO - Sembra possa essere coinvolto un ragazzo poco più grande di lei ma sul movente dell’ipotetico sequestro non si sbilanciano. Escludono però con certezza che si possa trattare di un rapimento a scopo estorsivo e si mostrano assai cauti sull'ipotesi di un sequestro a sfondo sessuale.
"NON TOCCATELA" - ''E' un rapimento e faccio un appello ai rapitori: per favore, non toccatela, lasciatela subito libera''. A rivolgerlo e' Alessio, un amico Sara Scazzi.
Il giovane e' amico della cugina della ragazzina scompara, Sabrina e conosce molto bene la ''piccola Sara'' che spesso frequentava il suo stesso gruppo di amici. ''Lasciatela - dice Alessio - e non fatevi piu' vedere, basta che ci ridate la piccola Sara''. Il giovane racconta che, assieme a suoi amici, sta partecipando alle ricerche.
UNA TRAPPOLA - L’ipotesi, fino a ora, più plausibile è che Sarah, appena uscita dalla sua abitazione in Via Verdi, sia stata affiancata da un’auto sulla quale si trovavano una o più persone che lei conosceva e che l’avrebbero invitata a salire a bordo con una scusa. La ragazzina avrebbe accettato e così facendo è caduta nella trappola.
Ovviamente si tratta di una ipotesi.
IL CELLULARE SPENTO - L'unica cosa certa in questo giallo di fine estate sembra essere l'orario della scomparsa che è compreso tra le 14.30 e le 14.42. Infatti alle 14.42 il cellulare di Sarah ha smesso di funzionare e di lei si sono perse le tracce. A quell'ora, confermano le celle telefoniche, la 15enne si trovava nei pressi della sua abitazione.
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