"Stop al randagismo", i tranesi inviano una lettera al sindaco Tarantini

di Vito Ferri
Stop al randagismo senza regole. E' questo il leit motiv della protesta online di centinaia di tranesi che chiedono con urgenza la sterilizzazione dei cani e dei gatti randagi che invadono letteralmente le strade della città della Bat procurando non pochi disagi ai suoi abitanti. La lettera online inviata alla nostra redazione è indirizzata al sindaco Tarantini e a tutte le istituzioni locali e regionali e recita così: "Mi unisco alla protesta di tanti cittadini italiani per protestare all'inadempienza del comune di Trani di attuare quanto previsto dalla legge a sterilizzare regolarmente cani e gatti randagi. E' dovere della ASL, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 281 del 14 Agosto 1991, procedere regolarmente alla sterilizzazione con l'ausilio delle associazioni animaliste cittadine e al sindaco, di richiedere tale intervento.
E' vergognosa la situazione dei randagi a Trani e tutta sulle spalle delle associazioni animaliste e dei volontari, tutta Italia ormai è a conoscenza di tutto ciò, VERGOGNA!
Dovete al più presto intervenire, mettendo in pratica le leggi e iniziare immediatamente le sterilizzazioni. Ci auguriamo che non facciate come altri comuni stanno facendo, PRETENDIAMO le sterilizzazioni e NON la soppressione dei randagi: quest'ultima, vi ricordo che è vietata e noi siamo pronti a vigilare sul vostro operato".

IL FENOMENO - Il fenomeno del randagismo comporta anche numerosi problemi di sicurezza e di igiene pubblica. Nei vari paesi è regolato da leggi specifiche e controllato da istituzioni preposte; tali normative e istituzioni possono definire il concetto di randagismo in modi più specifici. Per esempio, la legge italiana 281/91 sugli animali da affezione applica solo ai cani la definizione di "randagio" (classificando invece i gatti senza padrone come "animali in libertà") e introduce una distinzione specifica fra "cane vagante" e "cane randagio", riferendosi con quest'ultima espressione al caso di cani abbandonati che si siano abituati alla vita in condizioni semi-selvatiche, per esempio riunendosi in branchi.