Lucera, evade fisco per 9 mln di euro: arrestato imprenditore prodotti tecnologici
LUCERA (FOGGIA). Froda la dogana importando merci cinesi a prezzi inferiori di quelli di mercato. Per questo il 43enne Antonio Frazzano, imprenditore nel settore dei prodotti tecnologici, e' stato posto agli arresti domiciliari a Lucera. E' accusato dalla Guardia di finanza di aver compiuto una frode doganale ed un'evasione fiscale da nove milioni di euro.All'uomo e' stato notificato anche un provvedimento di sequestro di beni (cinque immobili, tre automezzi e somme di danaro). Secondo gli investigatori, l'imprenditore aveva escogitato un sistema di frode doganale attraverso il quale importava merce dalla Cina presentando agli uffici doganali documenti che riportavano importi inferiori a quelli reali.
L'uomo sarebbe così riuscito ad acquistare e immettere sul mercato prodotti a un prezzo notevolmente inferiore rispetto a quello praticato dagli altri operatori economici dello stesso settore, creando un vero e proprio monopolio del mercato locale.
E' stata anche scoperta una articolata frode fiscale con la quale l'imprenditore, anche mediante false rappresentazioni contabili e condotte fraudolente extracontabili, era riuscito a evadere negli anni dal 2006 al 2008, le imposte sul reddito per oltre 4,5 milioni di euro, l'Irap per oltre 4,5 milioni di euro, l'Iva per oltre 2 milioni di euro, le imposte indirette (diritti Siae su supporti informatici vergini) per oltre 1 milione di euro.
L'uomo sarebbe così riuscito ad acquistare e immettere sul mercato prodotti a un prezzo notevolmente inferiore rispetto a quello praticato dagli altri operatori economici dello stesso settore, creando un vero e proprio monopolio del mercato locale.
E' stata anche scoperta una articolata frode fiscale con la quale l'imprenditore, anche mediante false rappresentazioni contabili e condotte fraudolente extracontabili, era riuscito a evadere negli anni dal 2006 al 2008, le imposte sul reddito per oltre 4,5 milioni di euro, l'Irap per oltre 4,5 milioni di euro, l'Iva per oltre 2 milioni di euro, le imposte indirette (diritti Siae su supporti informatici vergini) per oltre 1 milione di euro.
