Sarah, la moglie del 'mostro': "Neanche da morta lo farò tornare ad Avetrana"

AVETRANA. "Neanche da morta permettero' a Michele di tornare ad Avetrana, al cimitero dove ora riposa Sarah". E' quanto afferma Cosima Spagnolo, moglie di Michele Misseri e zia di Sarah Scazzi, uccisa proprio dal marito ad Avetrana, in provincia di Taranto, ai microfoni di 'Domenica Cinque' su Canale 5.
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La trasmissione ha raggiunto anche Sabrina e Valentina Misseri, le cugine di Sarah Scazzi e figlie di Michele, lo zio. "Non siamo andate al funerale, perche' ci hanno sconsigliato di uscire poiche' ci potrebbero essere esaltati - dice Sabrina - Dicono, infatti, che siamo complici ma non e' assolutamente vero".

LA RICOSTRUZIONE DEL DELITTO SECONDO SABRINA - La cugina di Sarah ha ripercorso le tappe del giorno della scomparsa della cugina: "Quel giorno Sarah doveva venire da me per andare al mare. Mio padre dice che Sarah sia entrata nel garage, ma non penso sia vero perche' lei non scendeva mai di sua spontanea volonta'; forse lui era fuori e le ha detto di entrare chiedendole di dargli una mano. Quando e' arrivata la mia amica Mariangela, sono scesa dalle scale e mio padre era gia' fuori, era tranquillo e mi ha detto di non aver visto Sarah. Non mi ha mai dato modo di dubitare di lui. Mio padre era preoccupato per la scomparsa di Sarah e si chiedeva che cosa fosse successo".
Tuttavia, confessa, "avevo brutte sensazioni perche', conoscendo bene Sarah, non poteva essere una fuga volontaria ma non ho mai sospettato che l'assassino potesse essere in casa. Mio padre non ha mai detto niente per difendere me e mia sorella inizialmente accusate. Ha pianto solo dopo il ritrovamento del telefonino; si sentiva che non era piu' viva.

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