Imprenditori scomparsi, la sorella: "Chi sa parli"

FOGGIA. Sei giorni dopo la scomparsa, il mistero sulla sorte dei due fratelli resta fitto, malgrado le continue ricerche. Oggi è intervenuta la sorella di Martino e Giovanni Piscopo, i due imprenditori turistici di Vieste, con un appello rivolto "innanzitutto a quelle persone che hanno visto o sentito qualcosa in merito ai miei fratelli. Non chiedo - afferma la donna - a queste persone di esporsi personalmente, ma di far pervenire l'informazione di vostra conoscenza anche in via anonima ai carabinieri, alla famiglia o al difensore".I due imprenditori foggiani sono misteriosamente scomparsi dal 18 novembre, mentre andavano a raccogliere olive in un loro podere. La signora Maria Piscopo chiede "a coloro che potrebbero tenere chiusi i miei fratelli di liberarli, in quanto sono persone oneste e lavoratori, sono persone umili che non hanno mai fatto male a nessuno. Noi non siamo gente facoltosa e quindi non pensiamo che ci chiederanno soldi". "I due piccoli figli di Giovanni e la moglie aspettano il ritorno del padre, cos� la moglie e i fratelli di Martino e vorrei informare le persone che potrebbero tenere prigioneri i miei fratelli che Martino deve necessariamente prendere ogni giorno due farmaci: la cardioasprina e le pillole per la pressione alta".
Intanto domani a Vieste sono previsti un incontro di preghiera e una fiaccolata.