Massafra, minaccia e brucia auto a ex datore di lavoro
MASSAFRA (TARANTO). Un uomo di 39 anni di Massafra, in provincia di Taranto, e' stato arrestato dai carabinieri per incendio doloso di auto e atti persecutori. Questa mattina alle 6,30 i militari sono intervenuti in via Pola poiche' una Seat Ibiza, di proprieta' di una bracciante agricola, aveva preso fuoco.
Gli inquirenti hanno appreso dalla proprietaria dell'auto che da tempo aveva in corso dei conflitti con un uomo del quale occasionalmente si avvaleva per i lavori in campagna, ma con cui da oltre un anno aveva cessato di avere rapporti a causa del suo carattere litigioso.
La donna ha riferito inoltre, che piu' o meno nello stesso periodo della fine della collaborazione, l'uomo si era separato dalla sua convivente, probabilmente sempre a causa dei suoi continui eccessi di rabbia. Da quel momento aveva ritenuto responsabile del fallimento della relazione la stessa datrice di lavoro colpevole ai suoi occhi di essersi frapposta tra lui e la ex compagna, impedendone di fatto il ricongiungimento.
LE MINACCE - La donna e la figlia sono state oggetto di continue minacce e veri e propri atti persecutori da parte del loro ex collaboratore che, anche allo scopo di riprendere a lavorare, aveva ormai ingenerato nelle due un costante stato di ansia e di preoccupazione per la loro incolumita'.
Sono allora stati ascoltati tutti i residenti della zona, finche' uno di loro non ha riferito di aver visto effettivamente l'uomo, poco prima che si sviluppasse l'incendio, mentre si aggirava nei pressi dell'abitazione della proprietaria dell'auto.
LE RICERCHE - Sono scattate le ricerche per rintracciare l'uomo che e' stato poi trovato, alle 7.30 presso la propria abitazione.
I militari hanno avviato una perquisizione nella sua abitazione e nella sua vettura, all'interno della quale, nel bagagliaio, hanno ritrovato un flacone di detersivo, vuoto, che conteneva residui di liquido infiammabile, che e' stato sequestrato. L'uomo si trova ora nel carcere di Taranto. Fondamentale e' risultata la collaborazione della vittima e dei cittadini.
Gli inquirenti hanno appreso dalla proprietaria dell'auto che da tempo aveva in corso dei conflitti con un uomo del quale occasionalmente si avvaleva per i lavori in campagna, ma con cui da oltre un anno aveva cessato di avere rapporti a causa del suo carattere litigioso.
La donna ha riferito inoltre, che piu' o meno nello stesso periodo della fine della collaborazione, l'uomo si era separato dalla sua convivente, probabilmente sempre a causa dei suoi continui eccessi di rabbia. Da quel momento aveva ritenuto responsabile del fallimento della relazione la stessa datrice di lavoro colpevole ai suoi occhi di essersi frapposta tra lui e la ex compagna, impedendone di fatto il ricongiungimento.
LE MINACCE - La donna e la figlia sono state oggetto di continue minacce e veri e propri atti persecutori da parte del loro ex collaboratore che, anche allo scopo di riprendere a lavorare, aveva ormai ingenerato nelle due un costante stato di ansia e di preoccupazione per la loro incolumita'.
Sono allora stati ascoltati tutti i residenti della zona, finche' uno di loro non ha riferito di aver visto effettivamente l'uomo, poco prima che si sviluppasse l'incendio, mentre si aggirava nei pressi dell'abitazione della proprietaria dell'auto.
LE RICERCHE - Sono scattate le ricerche per rintracciare l'uomo che e' stato poi trovato, alle 7.30 presso la propria abitazione.
I militari hanno avviato una perquisizione nella sua abitazione e nella sua vettura, all'interno della quale, nel bagagliaio, hanno ritrovato un flacone di detersivo, vuoto, che conteneva residui di liquido infiammabile, che e' stato sequestrato. L'uomo si trova ora nel carcere di Taranto. Fondamentale e' risultata la collaborazione della vittima e dei cittadini.
