Barletta, vittoria di Nicola Maffei alle primarie: mezza vittoria o mezza sconfitta?

di Nicola Ricchitelli
Il giorno dopo la vittoria, la rassegna stampa, non si è di certo risparmiata nel celebrare la vittoria del sindaco Nicola Maffei alle primarie dello scorso week end. Ed ecco che si va dal “Primarie, Maffei stravince con il 60%” del Corriere della Sera, passando per il piu pacato “Nicola Maffei vince le primarie” di Sudnews e, ancora, la Gazzetta del Mezzogiorno saluta la vittoria dell’ingegner-professore con: “Primarie a Barletta, vince Maffei. Sarà il sindaco uscente (Pd) a correre per il bis al Comune”.
Insomma, una vittoria che starebbe nei numeri per l’appunto: numeri che parlano di una partecipazione che ha coinvolto 10.738 barlettani, su quasi 50.000 aventi diritto – circa il 20% dell’elettorato attivo, quindi, o un barlettano su cinque che dir si voglia – e un Nicola Maffei che ha sfiorato la punta del 60% - ben 6230(59.4%) i voti incassati dall’esponente del Partito Democratico e sindaco uscente – lasciando agli altri due sfidanti le restanti percentuali, 3055 voti (28.7%) preferenze per Antonio Carpagnano del Partito Socialista e 1283 voti (12%) per Sabino Dicataldo del Buona Politica.
Spaccato di un centro sinistra o un centro sinistra spaccato? La vittoria di Golia contro Davide? Una mezza sconfitta o una mezza vittoria per l’ingegner-professore? Per Nicola Maffei "il risultato ci offre lo spaccato di un centrosinistra che può continuare a governare la città con certezze, fiducia, e responsabilità. Credo che oggi parlare di vittoria finale sia prematuro: la vittoria si conquista sul campo, e questi mesi ci vedranno impegnati a conquistare nuovi consensi per continuare sulla strada che abbiamo già percorso". Di diverso avviso il giornalista, nonchè Presidente del Comitato Pro Canne Nino Vinella, il quale sulla sua pagina Facebook ha dichiarato: "Il risultato ci offre piuttosto un centrosinistra spaccato, e tuttora alle prese con problemi irrisolti tra cui la gestione culturale dell'eredità politico-amministrativa di Ciccio Salerno, l'incapacità di assorbire tutti i flussi propositivi da parte della società civile a causa di meccanismi dirigenziali che sfuggono, troppo spesso, agli stessi comandi della Giunta o dello stesso Sindaco in tema di Cultura e Turismo".
Di vittoria di Golia contro Davide ha parlato proprio lo sfidante del Partito Socialista, il dott. Antonio Carpagnano: "per il risultato che ne è venuto fuori, ha vinto Golia contro Davide. Per il metodo seguito, ho vinto io, perché ho fermamente voluto la sfida delle primarie per dar voce a un dissenso che in questi anni, nell’ambito della coalizione, è rimasto troppo spesso sotto traccia. Poi si sa come vanno queste cose, soprattutto nel Pd: sulle ragioni del dissenso, anche interno, prevalgono quelle di partito. In più, a favore di Maffei, ha giocato la sconcertante iniziativa del videomessaggio del presidente della giunta regionale Nichi Vendola, ben lontano dal tenere, in questa vicenda, un atteggiamento di distacco istituzionale". Insomma, una campagna elettorale svolta ad armi impari, il gigante Maffei contro i piccoli Dicataldo e Carpagnano.
Accade così che la risposta da parte di Sel non si fa attendere, ed arriva per bocca del coordinatore cittadino Michelangelo Acclavio, che si è detto stupito dall'atteggiamento del candidato del partito socialista: "Il presidente Nichi Vendola ha lavorato per il suo partito in ogni primaria dove SEL ha partecipato palesemente".
Tutto chiaro? Ma neanche a parlarne. Per chiudere definitivamente la questione sono dovuti intervenite l'esponente del Psi Silvestro Mezzina e quelli del Sel Vincenzo Brucoli, coordinatore provinciale, e Giuseppe Dicorato, i quali, con un vero e proprio regolamento di conti andato di scena ieri sera al Teatro “Curci”, hanno trasformato una normale conferenza stampa – indetta dal sindaco Maffei per fare il punto sul dopo primarie – in un duello degno del miglior film di Sergio Leone. Solo che ci sarebbe da scegliere chi potrebbe essere Il Buono, il Brutto e il Cattivo.
Sarà rottura definitiva tra il Partito Socialista e la coalizione di centro sinistra? Si attende il seguito di Per un pugno di voti, e per Qualche voto in più.