Mafia: Ministero, Comune di Bari non avrà risarcimento di 375mila euro

BARI. Il Comune di Bari non puo' essere risarcito come vittima di mafia nei processi in cui e' parte civile. Lo ha deciso il comitato di solidarieta' per le vittime dei reati di mafia del Viminale che ha rigettato le istanze del Comune che aveva chiesto la liquidazione di risarcimenti per 375mila euro. Contro la decisione il Comune presentera' ricorso.
Secondo il comitato, la legge che nel 1999 istitui' il fondo di solidarieta' e' stata modificata nel gennaio 2010, escludendo gli enti dall'accesso al fondo. Le richieste di risarcimento avanzate dal Comune si riferiscono pero' al 2008, prima quindi che la legge venisse modificata.

I PROCESSI - Le richieste di risarcimento danni avanzate dal Comune si riferiscono però al 2008, prima quindi che la legge venisse modificata. Nel ricorso del Comune di Bari, che sarà depositato domani presso il tribunale di Bari, si fa riferimento a tre processi nei quali il Comune si era costituito parte civile ottenendo provvisionali pari a complessivi 375mila euro. I tre processi sono quello chiamato 'Eclissi', nei confronti di 119 presunti affiliati al clan Strisciuglio di Bari, condannati nel gennaio 2008 per associazione mafiosa, omicidi, traffico di droga, detenzione di armi ed estorsione; quello a 53 presunti affiliati al clan Capriati del Borgo Antico, che si è concluso nell’aprile 2008 con condanne per associazione mafiosa, traffico di armi, usura ed estorsione; infine, vi è quello sulla guerra tra i clan Di Cosola e Stramaglia nell’ambito della quale fu ucciso per errore il 15enne Gaetano Marchitelli, conclusosi nel maggio 2008.