Barletta, caro sindaco ti scrivo… proposte e progettualità di Fabio Lattanzio (Ppv)

di Nicola Ricchitelli. C’è soprattutto la sua nuova campagna di comunicazione nella missiva di Fabio Lattanzio (La Puglia per Vendola) al candidato sindaco del centrosinistra Nicola Maffei: «Come sai, anche se non vivo più nella nostra cara città, come succede per tantissimi miei coetanei per ragioni di lavoro, non ho mai smesso d’impegnarmi e di partecipare al dibattito politico e democratico. In questi anni ho voluto continuare ad impegnarmi soprattutto per il centro-sinistra cittadino. In passato, come sai bene, sono stato promotore ed animatore di un’associazione studentesca, che tu da assessore della giunta Dimiccoli avesti modo di conoscere ed apprezzare «..», una lettera quella di Lattanzio che ripercorre le tante battaglie vinte con l’associazione “Fraternità per il diritto alla casa”, con una attenzione particolare alle tante che restano da vincere. «Ti scrivo rivolgendomi al candidato sindaco del centro-sinistra barlettano, poiché mi permetto di dare un suggerimento per il programma elettorale ed amministrativo per sconfiggere il centro-destra. Tante volte ti ho parlato del mio grande desiderio di costruire lentamente un centro studi dove si raccolgono le migliori esperienze amministrative per il governo del territorio, partendo proprio dalla mia esperienza, non solo recente, di voler imparare attraverso il viaggio e l’incontro». Raccolta differenziata e acqua, queste le battaglia da vincere, per una maggiore vivibilità della città della Disfida: «In questi anni ho conosciuto moltissimi amministratori che hanno intrapreso la strada della riduzione dei rifiuti. Non solo attraverso il miglioramento della raccolta differenziata, ma adoperandosi per evitare che si creino i rifiuti. Troppe volte negli acquisti ci lasciamo condizionare più dalle regole del marketing, che dalla reale necessità o utilità del prodotto. In questi anni tantissimi cittadini bombardati dagli spot pubblicitari hanno anche completamente dimenticato quanta qualità ci sia nelle produzioni locali. Grande è stato perciò l’impegno in direzione e a sostegno dei mercati a km zero, o per la vendita di prodotti senza imballaggi». Di qui la proposta dello stesso Lattanzio della costruzione delle “case dell’acqua”, oggetto tra l’altro della sua nuova campagna di comunicazione di cui noi di Giornale di Puglia vi abbiamo parlato nei giorni scorsi: «Tantissime amministrazioni in accordo con gli acquedotti hanno realizzato le “case dell’acqua”. Nulla di particolare, sono semplicemente delle strutture che un po’ ricordano le vecchie fonti di una volta dove le donne lavavano i panni, che erogano acqua come fanno le nostre fontanine dell’AQP. In più è disponibile a soli 5 centesimi di euro anche acqua minerale. Così normalmente un cittadino che l’acquista al supermercato può ricaricare le proprie bottiglie ad un costo mediamente dieci volte inferiore rispetto al supermercato. Ma soprattutto evita di creare un altro rifiuto». Quindi gli auspici per il futuro prossimo: «Io penso, caro Nicola, che sarebbe molto bello partire dall’acqua per costruire nella nostra città una nuova consapevolezza sugli acquisti, risparmiando e andando nella direzione dei rifiuti zero. Potremmo realizzare una prima casa dell’acqua, magari con una sinergia tra la società che si occupa della raccolta e smaltimento di rifiuti e l’AQP. Favorire quindi un incontro e la collaborazione per l’acqua pubblica e senza rifiuti in nome dell’ambiente. Mi piacerebbe che tu valutassi la possibilità d’inserire questo nel programma del centro-sinistra. Potremmo organizzare un dibattito anche con le associazioni ambientaliste ed i comitati per l’acqua pubblica. Sperimentare questo sistema a Barletta, facendo la prima “casa dell’acqua” in Puglia, e sperando che possa essere d’esempio anche per altri se la sperimentazione andasse a buon fine. Potremmo anche cogliere l’occasione di questa imminente campagna elettorale, per lanciare la proposta a tutto il centro-sinistra impegnato nelle elezioni, anche grazie al materiale che ho prodotto o con l’aiuto del tuo staff di comunicazione. E perché no, pensare anche ad una campagna d’ascolto con il tuo aiuto per scrivere una proposta di legge regionale, con l’aiuto dei social network, della rete e delle testate giornalistiche per scrivere una bozza di linee guida regionali che possano dare un sostegno a tutti quei comuni che vogliano realizzare case dell’acqua affidandone la responsabilità soprattutto alle società di raccolta dei rifiuti urbani, che devono a mio avviso intraprendere anche una nuova strada educativa e di servizio, nell’evitare si producano troppi rifiuti molte volte inutili e legati solo a logiche di mercato e consumiste. Ti auguro con affetto, buon lavoro. Come sai bene mi sono permesso di dare questo suggerimento perché vogliamo vincere, per mandare a casa, con il voto di maggio, questo cattivo governo del paese».