Internalizzazioni: prove di dialogo tra Vendola e Fitto dopo la bocciatura della Consulta

BARI. Si piega ma non si spezza: è sempre il solito Nichi Vendola quello che nel day after della bocciatura della Consulta di alcuni articoli della legge regionale sulla internalizzazione del personale sanitario precario si è espresso in strenua difesa del suo operato e della giunta regionale. ''In un quadro normativo nazionale che e' segnato dalla precarieta' blindata e voluta dai governi di destra, - ha commentato a caldo il presidente della Regione Puglia, che si e' soffermato con i giornalisti a Bari, a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tar Puglia - noi abbiamo provato ad aprire un varco. Questo varco e' stato parzialmente ostruito dalla sentenza della Corte Costituzionale che viviamo come una sconfitta politica che ci motiva a rialzare quella bandiera''.
''Per noi - ha aggiunto - non e' finita qui la battaglia per cambiare le leggi dello Stato e per fare in modo che non costruiscano questa specie di palude in cui affogano diritti e vite. Noi abbiamo alzato questa bandiera della lotta alla precarieta', non una bandiera elettoralistica ma politica per dare il senso a tutta l'attivita' amministrativa e a tutta la mia vita politica. La precarieta' - ha sottolineato Vendola - e' una indecenza che offende la dignita' e la professionalita' delle persone''.
Vendola ha ribadito di confidare molto ''nell'idea di una svolta nei rapporti con il ministro Fitto e, per quanto mi riguarda, nei confronti di tutti i ministri di questo governo''.
"Io già poco fa - ha continuato il governatore pugliese - ho detto al ministro Fitto che nei prossimi giorni occorrerà andare al tavolo tecnico perché dobbiamo insieme condividere il percorso per dare una soluzione a questi lavoratori di cui stiamo parlando, fermo restando che poi nei luoghi della politica riprenderemo il confronto tra schieramenti politici".
E la risposta del ministro per gli Affari Regionali non tarda ad arrivare: "L'accordo era quello di aspettare la sentenza della Consulta, che come è noto e come è evidente non è discutibile, - ha sottolineato Fitto - quindi vedremo quello che riterrà opportuno fare la Regione Puglia a questo punto".
"Purtroppo questa vicenda viene vissuta come un inutile braccio di ferro. Se la Corte Costituzionale ha emesso questa sentenza, evidentemente ci saranno delle ragioni. Io non esprimo giudizi politici su questo", ha concluso il ministro.

(Redazione)