Pasqua all' insegna del grande Hip-Hop: a Trepuzzi ( LE ) live-set di Busta Rhymes


di Michele Tedesco.
LECCE. Fibra, Nesli, Caparezza sono le firme più autorevoli dell’ hip hop italiano. Rime dure e pure, mai inficiate, come è spesso capitato ad altri progetti tanto popolari quanto fallaci, dai sentimentalismi della “canzonetta d’ amor perduto”, di tradizione puramente italica. Per un rapper vero è imprescindibile il riferimento a quella scuola USA, che di autorevoli artisti nel corso degli anni si è sempre più arricchita: Cypress Hill, Wu Tang Clan, 2 Pac, Beastie Boys, Snoop Dog, fino ai più giovani 50 cent e Jay Z. Sulle vette di quest’ olimpo “nero”, dove l’ eccesso è sinonimo di life-style, un posto di rilievo di sicuro lo ricopre Busta Rhymes. Nato nel 1972, a Brooklyn ( NYC ), con la Jamaica che, dal suo DNA, si riversa incessantemente nella sua musica, realizza 2 album con il gruppo Leaders of the New Scholl, prima di reinventarsi come solista e pubblicare "Woo-Hah!! Got You All in Check", single d’ effetto dalla forte matrice afrocentrica, molto apprezzato nell’ ambiente underground di Long Island. Collabora poi con Tribe Called Quest, Boyz II Men, Mary J. Blige e molti altri, oltre ad apparire nel film "L'università dell'odio" di John Singleton. Il suo debut-album, "The Coming", conquista il disco d’ oro e il suo secondo lavoro, "When Disaster Strikes", schizza al terzo posto delle classifiche americane in pochissimo tempo. "Extinction Level Event", "Anarchy", "Ain't Safe No More", "The Big Bang" e “Back on My B.S.” del 2008 rastrellano numeri da capogiro in ogni dove. Con un bagaglio sconfinato, di esperienze, stile e inventiva, Busta Rhymes sarà protagonista, domenica 24 aprile, di un live set sul palco del Livello Undici Ottavi di Trepuzzi, in provincia di Lecce. Dalla Jamaica, a New York, al mondo intero, per ritrovarsi questa volta in un’ altra Jamaica, quella Salentina.