Viaggi: vacanze di Pasqua e di primavera nella magica Praga

di Maria Grazia Rongo. A un paio di ore di volo dall’Italia, Praga è la città degli alchimisti, ma anche una città fiabesca, che fa innamorare. Sembra Parigi in miniatura, è un gioiello di architettura barocca, neogotica; la capitale della Repubblica Ceca è una delle più belle e affascinanti città europee. Ogni angolo trasuda storia, arte, cultura e quel tocco di magia che la rende davvero unica. E Praga magica lo è davvero. Lo è per la sua architettura, tra barocco italianeggiante e rococò asburgico, tra art nouveau e liberty, lo è per le sue viuzze, per gli incomparabili scorci, per i sontuosi edifici nobiliari. O forse per l’atmosfera che si respira, di mistero, che l’ha resa effettivamente una delle capitali riconosciute di maghi e magie.
Gli stranieri ne rimangono catturati, soprattutto per la sensazione di vivere una Praga di inizio millennio come si fosse in una Parigi degli anni venti, crocevia di artisti e letterati, una città dove la cultura è accessibile a poco prezzo. Una città in continua evoluzione, che offre tantissime opportunità di divertimento, qualunque esso sia. Vi piacciono i concerti di musica classica? Nelle bellissime chiese della città ci sono concerti tutti i giorni e a tutte le ore, igli abitanti di Praga vi si recano in massa e ascoltano musica in un silenzio “assordante” e guai a far chiasso! Vi piace il teatro? Ovunque si potrà assistere a spettacoli: nei teatri di centro e di periferia, anch’essi frequentatissimi dagli abitanti di Praga. Vi piace andare in discoteca? Anche da questo punto di vista la vita notturna pullula di proposte per giovani e giovanissimi.
E poi c’è lei: la città, splendida e indimenticabile. Girarla a piedi con lo sguardo rivolto verso l’alto, vi farà conoscere ciò che un museo non potrà mai dare. Cominciate da Starometske Namesti, la Piazza Vecchia, dove un tempo si teneva il mercato e oggi rimane custode di ineguagliabili architetture: la bellissima chiesa della Madonna di Tyn, con le sue torri gotiche di 80 metri, la chiesa barocca di San Nicola, la Porta delle Polveri (Prašná brána), monumentale ingresso alla Città Vecchia. E il Municipio, con l’orologio astronomico decorato dalle figure di Gesù (compresi gli apostoli) e dalla rappresentazione della sua morte, che ogni ora esibiscono la loro processione davanti ad una piazza gremita di turisti.
La piazza, una delle più suggestive d’Europa che riassume in sé quasi tutti gli stiliarchitettonici possibili, è dominata al centro dalla scultura di Jan Hus, che fu eretta nel 1915 in onore del famoso riformista religioso. Intorno alla piazza un reticolo di vicoli che, percorsi in direzione della Moldava, vi condurranno verso il Ponte Carlo, che unisce le rive di Stare Mesto e di Mala Strana. Cinquecentosedici metri di pietra, sostenuto da sedici pilastri e ornato da trenta statue sui parapetti e da due torrioni agli estremi, questo ponte vi incanterà per la sua bellezza; gli artisti che lo popolano vi cattureranno per la magia della loro arte, i venditori di marionette di persuaderanno con la loro simpatia. E sotto ecco passare i battelli turistici che fanno il giro sul Moldava, il fiume che taglia in due la città.
Prima di arrivare alla reggia imperiale dovrete passare per il quartiere di Mala Strana (Città piccola), un insieme architettonico fatto di case barocche, giardini nascosti nei cortili, magnifici scorci e romantiche piazzette, che costeggia la fiancata della collina. E in cima svetta il Castello: all’interno della cittadella le guglie della cattedrale di San Vito, le bianche torri romaniche della basilica di San Giorgio, il Vicolo d’Oro con le sue casette in miniatura dai colori vivaci, un tempo sede di alchimisti e scienziati della corte di Rodolfo e oggi di botteghe di artigianato boemo.
Il Vecchio Cimitero Ebraico (Starý Židovský Hřbitov in ceco o Josefov) poi, è il più importante al mondo. Sorto nella prima metà del XV secolo, è forse il monumento più caratteristico della Città Ebraica di Praga. Stretto tra gli edifici del quartiere Josefov, è stato per secoli l’unico luogo nel quale gli ebrei praghesi hanno potuto seppellire i propri defunti. E a proposito di defunti, da non perdere la visita alla tomba di Franz Kafka, ma anche all’abitazione di uno dei più grandi scrittori del novecento, nato e vissuto da un posto all’altro della sua città. C’è chi dice che per capire meglio Kafka bisogna visitare Praga e per capire meglio Praga bisognerebbe leggere Kafka.
Dal cimitero si può accedere alla Sinagoga Pinkas (Pinkasova synagòga), fondata nella seconda metà del XV secolo dal rabbino Pinkas. Durante i secoli l’edificio è stato più volte ricostruito e gli scavi hanno portato alla luce moltissime testimonianze della vita del ghetto durante il Medioevo. La sinagoga è oggi diventata un monumento agli Ebrei della Boemia e della Moravia uccisi dai nazisti; sui suoi muri, all’interno, sono scritti i 77.297 nomi delle vittime praghesi dell’olocausto. La visita alla sinagoga è un viaggio nella memoria, nella ricchezza culturale che la minoranza ebraica di Praga ha portato alla città. Non è solo un luogo d’arte che custodisce preziosi tesori, ma un luogo mistico ricco di leggende e meravigliose storie.
Per la celebrazione dell’occidentalismo bisogna attraversare la città verso Venceslavske Namesti (Piazza San Venceslao), un immenso viale che sale verso la facciata del Museo Nazionale, pieno di negozi turistici, hotel, discoteche e ristoranti. Conosciuta soprattutto per essere il luogo dove il 19 gennaio 1969 si è dato fuoco Jan Palach, uno studente universitario di filosofia in segno di protesta contro l’oppressione socioculturale perpetrata dall’Unione Sovietica.
Visitare Praga sarà un esperienza unica, ancora più bella se fatta nel periodo di Pasqua. Infatti, la Pasqua in tutta la Repubblica Ceca è un periodo di feste e tradizioni legate indissolubilmente all’arrivo della primavera. Oltre ai tipici mercatini di Praga, il paese dà il benvenuto alla bella stagione con i concerti di Pasqua, le visite ai castelli, le anteprime di musei e gallerie e altri interessanti appuntamenti.
Le celebrazioni dedicate all’arrivo della primavera e della Pasqua sono ormai un appuntamento fisso del calendario di eventi a Praga. Uova dipinte a mano, il simbolo più caratteristico della Pasqua ceca, ghirlande colorate e una vasta scelta di artigianato comprendente giocattoli di legno, cristalli e bambole in costumi regionali, sono gli ingredienti più tradizionali dei mercatini di Pasqua, allietati dall’atmosfera gioiosa della musica folkloristica.

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