Amministrative 2011: alle liste “Barletta in Rosa” (Barletta) e “Lu Pilu” (Oria) la palma dell’originalità
di Nicola Ricchitelli. Da sempre molto diffusa nei piccoli comuni, dove a volte si faticava a trovare candidati, la novità della lista civica: sperimentata per la prima volta in questo dopoguerra da due giovani promesse della politica, tali Nenni Pietro e Togliatti Palmiro, nelle elezioni amministrative di Roma e Napoli del 1952, quando si votava con una legge simile all’attuale. A Napoli Togliatti non presentò la lista con Falce e Martello, ma un più accattivante Vesuvio e favorì la presentazione della lista di Arturo Labriola, candidato a sindaco in pectore. A Roma, un altro giovane Francesco Saverio Nitti doveva far dimenticare il Fronte popolare, ma mantenere l’alleanza social – comunista sperando che gli elettori moderati non se ne accorgessero: la lista cittadina aveva come simbolo il Campidoglio. Merita una menzione lo slogan degli avversari: “Ti conosco mascherina, la lista cittadina è la lista sovietica”. A Roma vinse la DC con Umberto Tupini, a Napoli Lauro.
Anche in questa tornata elettorale non manca nei vari comuni la proliferazione di liste locali, personali, di quartiere, di appoggio al candidato sindaco, un fenomeno che tal volta suscita curiosità specie a sentire i nomi. Infatti, stando ad alcune ricerche effettuate in rete, pare che la palma dell’originalità sia da attribuirsi a due liste in particolare, almeno in Puglia. La prima la merita di diritto quella denominata 'Lu Pilu', una civica che si presenta a Oria, in provincia di Brindisi, e che si ispira al film e al personaggio trash di Cetto La Qualunque, del comico Antonio Albanese. L'ideatore e candidato sindaco Franco Arpa, 55 anni, ex poliziotto, che sul suo blog da tempo denuncia disservizi, malefatte e inefficienze cittadine; egli ammette l'intenzione sarcastica ma precisa anche che le intenzioni sono serie. E infatti, 'Lu Pilu' viene presentato come l'acronimo di “Persone Indipendenti e Libere Unite”. Certo, un po' di marketing anche in questo caso non manca. Il simbolo e' un cespuglio verde e pieno di peli con tricolore sullo sfondo. Restando in tema di “Pilu” e cespugli, l’altra palma per l’originalità merita di essere assegnata alla lista “Barletta in Rosa”, a sostegno della candidata del centrodestra Mariagrazia Vitobello: una lista che a vedere i tanti bei visini che la compongono la si definirebbe più una liste di veline utili ad attirare simpatie di ragazzi cui ormoni gridano vendetta che altro – almeno se si pensa al fuggi fuggi di alcune candidate della lista alla nostra richiesta di intervista - ipotesi, però, che non vi ha ragione di esistere così come testimoniato dall’intervista realizzata ad alcune candidate proprio qualche giorno fa nello specifico Chiara Cafagna ha dichiarto: «La lista “Barletta in Rosa” non è nata per sopperire alcuna esigenza, è ben altro, tutt’altra realtà. Costituisce (include) un progetto desiderato da tempo: mettere insieme un gruppo di donne che nella loro semplicità ma con la massima capacità e competenze professionali, possano essere un volano per l’amministrazione cittadina e nel tessuto sociale della nostra comunità. Le candidate di “Barletta in Rosa” daranno prova di sé, dalle capacità che sapranno esprimere, dimostrando con grande fermezza di non essere “lista Cenerentola” a nessuno. “Barletta in Rosa” saprà riportare in seno all’amministrazione comunale la Commissione Consiliare Pari Opportunità, presieduta dalla prof.ssa Mariagrazia Vitobello dall’anno 2002 all’anno 2005, e del Consiglio delle Donne del Comune di Barletta, presieduto dalla prof.ssa Mariagrazia Vitobello dal febbraio 2003 al giugno 2005, unico organismo istituzionale di partecipazione femminile del centro-sud d’Italia aperto alle non-elette della città. Questi sono alcuni tra i progetti che le candidate di “Barletta in Rosa” vorranno portare a compimento», dichiarazioni alle quali fanno seguito quelle rilasciate da un'altra candidata, Concetta Crudele: «Si tratta in maniera inquivocabile di una provocazione. Abbiamo voluto dimostrare che le donne di destra ci sono e sanno anche organizzarsi! Abbiamo voluto dimostrare che per mettere a disposizione della collettività il proprio impegno e la propria competenza non è necessario andare col cappello in mano a chiedere una candidatura nella lista del tizio o del caio. Ci siamo dette che se avevamo qualcosa da dire in politica e alla comunità Barlettana dovevamo farlo in autonomia e senza compromessi. Da questa idea di base lanciata dal Candidato Sindaco Maria Grazia Vitobello è nata la lista "Barletta in Rosa". Aperta a chiunque abbia ritenuto di dare il suo contributo sia in termini di candidatura che di supporto. Non una lista di sole donne per solo donne ma una vera e propria proposta e un vero e proprio nuovo modo di far politica».
Anche in questa tornata elettorale non manca nei vari comuni la proliferazione di liste locali, personali, di quartiere, di appoggio al candidato sindaco, un fenomeno che tal volta suscita curiosità specie a sentire i nomi. Infatti, stando ad alcune ricerche effettuate in rete, pare che la palma dell’originalità sia da attribuirsi a due liste in particolare, almeno in Puglia. La prima la merita di diritto quella denominata 'Lu Pilu', una civica che si presenta a Oria, in provincia di Brindisi, e che si ispira al film e al personaggio trash di Cetto La Qualunque, del comico Antonio Albanese. L'ideatore e candidato sindaco Franco Arpa, 55 anni, ex poliziotto, che sul suo blog da tempo denuncia disservizi, malefatte e inefficienze cittadine; egli ammette l'intenzione sarcastica ma precisa anche che le intenzioni sono serie. E infatti, 'Lu Pilu' viene presentato come l'acronimo di “Persone Indipendenti e Libere Unite”. Certo, un po' di marketing anche in questo caso non manca. Il simbolo e' un cespuglio verde e pieno di peli con tricolore sullo sfondo. Restando in tema di “Pilu” e cespugli, l’altra palma per l’originalità merita di essere assegnata alla lista “Barletta in Rosa”, a sostegno della candidata del centrodestra Mariagrazia Vitobello: una lista che a vedere i tanti bei visini che la compongono la si definirebbe più una liste di veline utili ad attirare simpatie di ragazzi cui ormoni gridano vendetta che altro – almeno se si pensa al fuggi fuggi di alcune candidate della lista alla nostra richiesta di intervista - ipotesi, però, che non vi ha ragione di esistere così come testimoniato dall’intervista realizzata ad alcune candidate proprio qualche giorno fa nello specifico Chiara Cafagna ha dichiarto: «La lista “Barletta in Rosa” non è nata per sopperire alcuna esigenza, è ben altro, tutt’altra realtà. Costituisce (include) un progetto desiderato da tempo: mettere insieme un gruppo di donne che nella loro semplicità ma con la massima capacità e competenze professionali, possano essere un volano per l’amministrazione cittadina e nel tessuto sociale della nostra comunità. Le candidate di “Barletta in Rosa” daranno prova di sé, dalle capacità che sapranno esprimere, dimostrando con grande fermezza di non essere “lista Cenerentola” a nessuno. “Barletta in Rosa” saprà riportare in seno all’amministrazione comunale la Commissione Consiliare Pari Opportunità, presieduta dalla prof.ssa Mariagrazia Vitobello dall’anno 2002 all’anno 2005, e del Consiglio delle Donne del Comune di Barletta, presieduto dalla prof.ssa Mariagrazia Vitobello dal febbraio 2003 al giugno 2005, unico organismo istituzionale di partecipazione femminile del centro-sud d’Italia aperto alle non-elette della città. Questi sono alcuni tra i progetti che le candidate di “Barletta in Rosa” vorranno portare a compimento», dichiarazioni alle quali fanno seguito quelle rilasciate da un'altra candidata, Concetta Crudele: «Si tratta in maniera inquivocabile di una provocazione. Abbiamo voluto dimostrare che le donne di destra ci sono e sanno anche organizzarsi! Abbiamo voluto dimostrare che per mettere a disposizione della collettività il proprio impegno e la propria competenza non è necessario andare col cappello in mano a chiedere una candidatura nella lista del tizio o del caio. Ci siamo dette che se avevamo qualcosa da dire in politica e alla comunità Barlettana dovevamo farlo in autonomia e senza compromessi. Da questa idea di base lanciata dal Candidato Sindaco Maria Grazia Vitobello è nata la lista "Barletta in Rosa". Aperta a chiunque abbia ritenuto di dare il suo contributo sia in termini di candidatura che di supporto. Non una lista di sole donne per solo donne ma una vera e propria proposta e un vero e proprio nuovo modo di far politica».
