“Sgarbi dimentica la militanza antimafia di Vendola”
BARI. “A differenza del nostro buon vino, Sgarbi non migliora col passare del tempo, anzi, invecchiando peggiora e smarrisce il senso della misura”. È il commento del presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, alle parole del curatore del Padiglione Italia nella Biennale, definite “insulti” dal presidente della Regione Nichi Vendola.
Presentando in una conferenza stampa a Bari gli artisti pugliesi ospiti della prossima rassegna veneziana, Vittorio Sgarbi ha espresso apprezzamenti censurabili nei confronti del governatore pugliese. “Stanche e ripetitive cantilene di cattivo gusto”, osserva Introna, che sulle accuse contro la politica energetica regionale, che privilegia le fonti alternative e l’eolico, aggiunge: “L’ira ha fatto dimenticare probabilmente che Vendola ha dedicato gran parte della sua attività politica a combattere la mafia e le degenerazioni della criminalità organizzata. Se Sgarbi è così esperto di ‘mafiosità’ e di intrecci con la malavita, metta la sua competenza a disposizione degli inquirenti e tutti ne ricaveremo un vantaggio in termini di legalità”.
“Intanto, però, sarebbe sensato evitare di offendere ulteriormente il buon senso e l’intelligenza degli italiani e soprattutto dei pugliesi”.
Presentando in una conferenza stampa a Bari gli artisti pugliesi ospiti della prossima rassegna veneziana, Vittorio Sgarbi ha espresso apprezzamenti censurabili nei confronti del governatore pugliese. “Stanche e ripetitive cantilene di cattivo gusto”, osserva Introna, che sulle accuse contro la politica energetica regionale, che privilegia le fonti alternative e l’eolico, aggiunge: “L’ira ha fatto dimenticare probabilmente che Vendola ha dedicato gran parte della sua attività politica a combattere la mafia e le degenerazioni della criminalità organizzata. Se Sgarbi è così esperto di ‘mafiosità’ e di intrecci con la malavita, metta la sua competenza a disposizione degli inquirenti e tutti ne ricaveremo un vantaggio in termini di legalità”.
“Intanto, però, sarebbe sensato evitare di offendere ulteriormente il buon senso e l’intelligenza degli italiani e soprattutto dei pugliesi”.
