Barletta: stadio nuovo SI stadio nuovo No, su Facebook si apre la discussione ma i tifosi non vogliono attendere

di Nicola Ricchitelli. Le ambizioni del patron Roberto Tatò, i sogni del popolo biancorosso, i problemi di una città inghiottita dalla palude dell’immobilismo politico. Lo chiede la dirigenza biancorossa, lo chiedono i gruppi del tifo organizzato biancorosso, lo chiedono anche i 6x3 fatti affiggere qualche tempo fa in città a firma del gruppo “I barlettani”.
Stadio nuovo SI, stadio nuovo NO, oppure rimodernare l’impianto già esistente? La prima soluzione comporterebbe il movimentare di ingenti somme di denaro, la seconda vorrebbe dire sacrificare la pista di atletica leggera – con le società sportive di atletica pronte a marciare al grido di “Giù le mani dalla pista di atletica - nel dubbio i gruppi del tifo organizzato faranno sentire la propria voce giovedì 30 giugno presso lo stadio “C.Puttilli” – alle ore 18.30 – in una manifestazione “Pro – stadio” questo il comunicato con cui il “Gruppo Erotico 1987” storico gruppo del tifo organizzato biancorosso, il quale chiarisce la sua posizione in merito alla questione stadio:«Con questo comunicato il Gruppo Erotico 1987 e l’intera Curva Nord esprime in maniera categorica la propria posizione inerente la problematica dello stadio nuovo. Il calcio è passione…non speculazione. Questo il nostro messaggio, forte e diretto a chi, per anni, si è nascosto dietro false promesse e illusioni. Non vogliamo strumentalizzazioni da parte di niente e nessuno, gli unici colori da sempre presenti in curva sono il bianco e il rosso. Noi tutti barlettani vogliamo e meritiamo uno stadio nuovo dove poter assiste ad una partita di calcio nel migliore dei modi. Al “Puttilli” purtroppo questo non è più possibile. Disporre di una struttura nuova degna della nostra importanza calcistica e non solo… è una priorità. Indispensabile realizzarla il prima possibile se in futuro vogliamo ambire a qualcosa d’importante». Intanto in un gruppo creato su Facebook si apre la discussione sulla questione stadio, incontrando pareri discordanti circa la sua costruzione o meno del nuovo impianto sportivo. Domenico uno degli utenti iscritti al gruppo scrive: «Io credo che lo stadio nuovo deve rientrare nello sviluppo turistico che noi barlettani ci aspettiamo da tempo. Purtroppo questo non avviene non perchè l'amministrazione non funziona, ma perchè noi barlettani ci meritiamo questo. Durante il periodo elettorale i barlettani hanno la possibilità di scegliere una vera classe dirigenziale che ha idee e progetti, solo che la maggior parte di loro scelgono chi gli paga di più. Questo non solo porta a non avere dei veri politici che possono occuparsi dei bisogni dei cittadini stessi e delle loro richieste ma comporta anche degli aumenti esagerati delle tasse per tutti. Invece di protestare per il nuovo stadio perchè non protestate per gli aumenti delle tasse che ci saranno? Perchè non protestate per uno sviluppo turistico che non c'è e che può portate anche alla costruzione di un nuovo stadio? Forse perchè la maggior parte delle persone non può protestare perchè chi gli ha comprati gli può anche dire di non protestare. Spero che questo serva di lezione per le prossime elezioni, se volete ottenere qualcosa dalla politica non vi dovete far comprare per 50 euro (o anche meno) che dovete restituire con gli interessi nell'arco di 5 anni. Se volete ottenere qualcosa dalla politica dovete essere liberi senza avere padroni ed essere voi i loro padroni.
Luigi invece commenta così l'idea: il problema è non abbiamo un'amministrazione seria. se la mettiamo sui bisogni primari, la povertà, ma anche le altre infrastrutture che a Barletta mancano (come sottovia), allora ovviamente uno stadio nuovo non sarebbe una priorità». Ancora Luigi scrive: «Il problema è che non abbiamo un'amministrazione seria. Se la mettiamo sui bisogni primari, la povertà, ma anche le altre infrastrutture che a Barletta mancano (come sottovia), allora ovviamente uno stadio nuovo non sarebbe una priorità. Però in questa città economicamente (e non solo) il calcio potrebbe essere una piccola fonte di economia nonché garantirebbe, per quanto possibile, anche un minimo di occupazione. Giocare in un campionato importante significa far girare ed entrare soldi in città e un'amministrazione seria dovrebbe sostenere ed incentivare questa realtà. Poi ovviamente, siccome in questa città mancano le cose essenziali allora tutti questi discorsi diventano inutili». Nicola invece scrive: «Premesso che lo stadio non è una priorità rispetto a temi quali:lavoro,casa e famiglia. Premesso questo però,gruppi di questo genere a mio parere sorgono come alibi su cui chicchessia può appigliarsi(Amministrazione Comunale) per non occuparsi ne di questa e ne di quella tematica. Noi non abbiamo un amministrazione seria. Il problema che voi paventate, e che siano risolte alcune priorità di maggiore rilievo rispetto allo stadio: bene condivido.Ma che ha fatto il sindaco sul problema casa?Ha risolto il problema?O una casa a Barletta si compra ancora col 40-60% a nero? Cosa ha fatto per il fronte mare? E per il porto turistico? E per gli Eurostar? E l'interramento dell'elettrodotto?Vi consiglierei, anziché di catalogare come secondaria l'iniziativa stadio nuovo(bisogna solo rispettare ragazzi che senza alcun introito si occupano e lottano per qualcosa) se voi anziché farvi sentire sulle vicende di cui dibattete,state a criticare chi si occupa di temi per voi irrilevanti,forse a quest'ora qualcosa si sarebbe mossa,anche per i temi di cui parlate. Lottate e fate iniziative, manifestazioni a palazzo di città per quello in cui credete,piuttosto che stare a screditare tematiche di altri».

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