"In Puglia nascerà un osservatorio per i reati agricoli"
BARI. Un osservatorio per monitorare e contrastare piu' efficacemente i reati nel settore agricolo e agroalimentare e' il principale obiettivo di un Protocollo d'intesa firmato oggi presso la Prefettura di Bari alla presenza del sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, tra i Prefetti delle province pugliesi, i comandanti regionali di tutte le Forze dell'Ordine e le organizzazioni di categoria degli imprenditori agricoli.
"Adesso istituzioni e agricoltori si danno una mano reciprocamente - ha detto Mantovano ai giornalisti che gli chiedevano di un fenomeno endemico e non sempre ben valutato nei suoi aspetti economici in una regione agricola come la Puglia - le Istituzioni mostrano piu' che un incremento di lavoro, che c'e' sempre stato, un incremento coordinato e soprattutto collegato col mondo agricolo e ci aspettiamo un ritorno in termini di maggiore fiducia da parte del mondo dell'agricoltura". Nel Protocollo si parla di "crescente domanda di sicurezza e di reati contro il patrimonio assai diffusi come il furto di mezzi agricoli, estorsione, usura, smaltimento illegale di rifiuti tossici, turbativa d'asta nell'acquisto di terreni e fabbricati nonche' impiego illegale di manodopera: il famigerato caporalato".
"Ogni semestre l'osservatorio redigera' una relazione - ha precisato Mantovano - sullo stato dei lavori ma soprattutto su tutte le informazioni provenienti da gruppi di lavoro in ogni provincia. Ci sara' un contatto piu' stretto con i fattori di rischio e spero che questo possa motivare gli agricoltori a denunciare quanto ancora non esposto alle forze di Polizia".
"Questa e' una sperimentazione - ha concluso il sottosegretario all'Interno - e si fa per la prima volta in Puglia. Ci diamo un anno di tempo e se va bene lo estendiamo all'intero territorio nazionale". Alla firma, oltre ai Prefetti e alla Regione Puglia rappresentata dall'assessore Elena Gentile, hanno presenziato i vertici pugliesi di Coldiretti, CIA, Confagricoltura Puglia, Copagri e la Federazione dei Consorzi di vigilanza campestre.
"Adesso istituzioni e agricoltori si danno una mano reciprocamente - ha detto Mantovano ai giornalisti che gli chiedevano di un fenomeno endemico e non sempre ben valutato nei suoi aspetti economici in una regione agricola come la Puglia - le Istituzioni mostrano piu' che un incremento di lavoro, che c'e' sempre stato, un incremento coordinato e soprattutto collegato col mondo agricolo e ci aspettiamo un ritorno in termini di maggiore fiducia da parte del mondo dell'agricoltura". Nel Protocollo si parla di "crescente domanda di sicurezza e di reati contro il patrimonio assai diffusi come il furto di mezzi agricoli, estorsione, usura, smaltimento illegale di rifiuti tossici, turbativa d'asta nell'acquisto di terreni e fabbricati nonche' impiego illegale di manodopera: il famigerato caporalato".
"Ogni semestre l'osservatorio redigera' una relazione - ha precisato Mantovano - sullo stato dei lavori ma soprattutto su tutte le informazioni provenienti da gruppi di lavoro in ogni provincia. Ci sara' un contatto piu' stretto con i fattori di rischio e spero che questo possa motivare gli agricoltori a denunciare quanto ancora non esposto alle forze di Polizia".
"Questa e' una sperimentazione - ha concluso il sottosegretario all'Interno - e si fa per la prima volta in Puglia. Ci diamo un anno di tempo e se va bene lo estendiamo all'intero territorio nazionale". Alla firma, oltre ai Prefetti e alla Regione Puglia rappresentata dall'assessore Elena Gentile, hanno presenziato i vertici pugliesi di Coldiretti, CIA, Confagricoltura Puglia, Copagri e la Federazione dei Consorzi di vigilanza campestre.
