Referendum: Introna, la vittoria dei SI' rilancia le politiche ambientali. Decaro, vince la voglia di vivere in un'Italia diversa
BARI. “Il superamento del quorum e la valanga di SI’ piovuta sui quattro quesiti referendari dimostrano la maturità degli italiani sui problemi ambientali”. È il commento ai primi risultati del presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna.
“Questo successo dei referendum, che non si verificava dal 1995, è una testimonianza ulteriore, se mai ve ne fosse bisogno, del tasso di sensibilità in materia ecologica. I nostri concittadini, di ogni età ed estrazione sociale, non sono disposti a tollerare le malefatte ai danni di un ambiente fino a ieri letteralmente stuprato”.
“Ora la gente chiede che le politiche ambientali vengano riattivate – osserva il presidente Introna – lo chiedono con ancora maggior convinzione i pugliesi, che già godono di una gestione regionale più attenta alla conservazione del patrimonio naturale e del territorio. Non a caso, la Puglia è la Regione leader in Europa nelle politiche ecocompatibili e con le attività connesse e l’indotto è la prima produttrice in Italia di energia pulita da fonti rinnovabili”.
“Ora è necessario frenare la spinta del Governo nazionale a sconvolgere l’Adriatico con le prospezioni petrolifere. Il nostro mare non è un oceano, è poco più di uno ‘stagno’ d’acqua salata, sul quale si affacciano oltre 40 milioni di europei e dal quale tanti operatori traggono le ragioni di vita e di lavoro”.
“Abbiamo detto SI’ all’abrogazione delle norme sul nucleare, ora diciamo NO alle trivelle. Lo chiedono i pugliesi, i molisani, gli abruzzesi, gli italiani e tutti gli adriatici”, conclude Introna.
“Cercare pessimo petrolio in mare è una scommessa, difendere l’ambiente è un obbligo nei confronti di figli e nipoti”.
Per il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, “A nulla sono servite le frottole raccontate agli italiani da quanti volevano a tutti i costi impedire questo clamoroso pronunciamento popolare: oggi hanno vinto la voglia di vivere in una Italia diversa, più pulita, dove tutti hanno accesso a un bene prezioso come l’acqua e dove tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”.
Per Decaro, “l’Italia s’è desta e non ha alcuna intenzione di tornare a farsi prendere in giro”. “Con questo referendum – aggiunge – gli italiani hanno dimostrato di avere a cuore non solo il proprio futuro, ma anche quello del proprio paese e delle future generazioni che hanno voluto liberare dalla costante minaccia di un nucleare tanto nocivo quanto inutile”.
“Del resto – sottolinea il capogruppo Pd – la Puglia aveva già da tempo dimostrato quanto le risorse naturali siano in grado di garantire in abbondanza l’energia necessaria allo sviluppo della nostra economia e al nostro fabbisogno quotidiano. In Puglia avevamo capito da tempo anche l’utilità di sottrarre la gestione dell’acqua e delle sue tariffe a pericolose logiche del mercato”.
“E ora che le nostre buone prassi sono diventate ormai la norma in tutto il Paese e per volontà di tutti i cittadini italiani – rileva - non possiamo che provare una grande emozione che ci riempie il cuore di orgoglio e di tanta speranza”.
“Adesso – conclude Decaro - non dovremo avere mai più paura di esplosioni atomiche, radiazioni e scorie nucleari; e neanche quella di avere sete e non poter pagare l’acqua da bere”.
“Questo successo dei referendum, che non si verificava dal 1995, è una testimonianza ulteriore, se mai ve ne fosse bisogno, del tasso di sensibilità in materia ecologica. I nostri concittadini, di ogni età ed estrazione sociale, non sono disposti a tollerare le malefatte ai danni di un ambiente fino a ieri letteralmente stuprato”.
“Ora la gente chiede che le politiche ambientali vengano riattivate – osserva il presidente Introna – lo chiedono con ancora maggior convinzione i pugliesi, che già godono di una gestione regionale più attenta alla conservazione del patrimonio naturale e del territorio. Non a caso, la Puglia è la Regione leader in Europa nelle politiche ecocompatibili e con le attività connesse e l’indotto è la prima produttrice in Italia di energia pulita da fonti rinnovabili”.
“Ora è necessario frenare la spinta del Governo nazionale a sconvolgere l’Adriatico con le prospezioni petrolifere. Il nostro mare non è un oceano, è poco più di uno ‘stagno’ d’acqua salata, sul quale si affacciano oltre 40 milioni di europei e dal quale tanti operatori traggono le ragioni di vita e di lavoro”.
“Abbiamo detto SI’ all’abrogazione delle norme sul nucleare, ora diciamo NO alle trivelle. Lo chiedono i pugliesi, i molisani, gli abruzzesi, gli italiani e tutti gli adriatici”, conclude Introna.
“Cercare pessimo petrolio in mare è una scommessa, difendere l’ambiente è un obbligo nei confronti di figli e nipoti”.
Per il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, “A nulla sono servite le frottole raccontate agli italiani da quanti volevano a tutti i costi impedire questo clamoroso pronunciamento popolare: oggi hanno vinto la voglia di vivere in una Italia diversa, più pulita, dove tutti hanno accesso a un bene prezioso come l’acqua e dove tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”.
Per Decaro, “l’Italia s’è desta e non ha alcuna intenzione di tornare a farsi prendere in giro”. “Con questo referendum – aggiunge – gli italiani hanno dimostrato di avere a cuore non solo il proprio futuro, ma anche quello del proprio paese e delle future generazioni che hanno voluto liberare dalla costante minaccia di un nucleare tanto nocivo quanto inutile”.
“Del resto – sottolinea il capogruppo Pd – la Puglia aveva già da tempo dimostrato quanto le risorse naturali siano in grado di garantire in abbondanza l’energia necessaria allo sviluppo della nostra economia e al nostro fabbisogno quotidiano. In Puglia avevamo capito da tempo anche l’utilità di sottrarre la gestione dell’acqua e delle sue tariffe a pericolose logiche del mercato”.
“E ora che le nostre buone prassi sono diventate ormai la norma in tutto il Paese e per volontà di tutti i cittadini italiani – rileva - non possiamo che provare una grande emozione che ci riempie il cuore di orgoglio e di tanta speranza”.
“Adesso – conclude Decaro - non dovremo avere mai più paura di esplosioni atomiche, radiazioni e scorie nucleari; e neanche quella di avere sete e non poter pagare l’acqua da bere”.
