Sarah: Sabrina in sms a Mariangela, vai a dire ai giornalisti che non c'entro
di Roberta Calò. "Stronza. Vai a dire ai giornalisti che io non c’entro". Questo il testo di un messaggio che Sabrina Misseri, coindagata con la madre per l'omicidio di Sarah Scazzi avrebbe inviato alla amica Mariangela Spagnoletti la quale, chiamata a testimoniare dagli inquirenti. La giovane è stata considerata una teste "supercredibile" per la precisione di orari, riferimenti, persone, eventi che sono sempre risultati attendibili e coerenti nel corso dei vari interrogatori. La Spagnoletti era presente il giorno dell'omicidio in quanto era andata a prendere Sarah e Sabrina da casa Misseri per poi recarsi a mare tutte insieme. Alle pressioni della sua ex amica ora indagata, la ragazza risponde "Io dirò sempre la verità ".
Ad incastrare la giovane indagata ci sarebbero anche i messaggi di Ivano Russo, amico suo e della vittima. "Ma xche ti sei innamorata di me? Se vuoi del sesso va bene, ma io non mi innamoro" scrive Ivano a Sabrina. Tra i moventi possibili quello più accreditato sarebbe quello della gelosia che Sabrina nutriva nei confronti della cugina proprio a causa di questo ragazzo. E' infatti proprio la piccola Sarah a scrivere in un suo diario "sono molto legata a un ragazzo di 27 anni, io ne ho 15, lui è dolcissimo e mi coccola sempre... Piace anche a mia cugina Sabrina". Sabrina in riferimento a questo diario ha fatto sapere a Ivano via sms: "Non l’ho dato ai carabinieri per non metterti nei guai"; lui le risponde: "Non mi mettere in questa storia".
Ivano e Mariangela sono forse quelli meno mediaticamente coinvolti rispetto a tutti i componenti della famiglia Misseri alla continua ricerca di una telecamera e di un microfono a cui rivelare verità manipolate.
I due peraltro sarebbero assistiti dallo stesso rappresentante legale, l'avvocato Enzo Tarantino, il quale dichiara ha chiesti ai suoi assistiti: "La prima cosa che dovete promettermi è dire sempre la verità , la seconda non parlare con i giornalisti"; ai giornalisti ha detto: "Stiamo qui per collaborare con gli inquirenti. Il diritto va in scena nei tribunali e non sui media. Avvocati e attori si assomigliano. A volte possono scegliere il ruolo, a volte no. In questa vicenda le due cose coincidono".
PROVVEDIMENTI IN MATERIA DI VISIBILITA' MEDIATICA - In virtù proprio di tale clamore mediatico, si attende per oggi l'emissione di un'ordinanza da parte del sindaco di Avetrana, Mario De Marco, che prevederà la chiusura di via Deledda al fine di vietare agli organi di stampa di stazionare davanti alla villetta dei Misseri e di limitare il più possibile l'ormai squallido e dilagante turismo dell'orrore.
Un'iniziativa con le medesime finalità sarebbe partita anche in sfavore dell'intervista mandata in onda dalla trasmissione mediaset Matrix nel corso della quale la corrispondente Ilaria Cavo intervistava Michele Misseri. La crudeltà di immagini e contenuti facevano rabbrividire gli spettatori che hanno assistito ad una glaciale e spietata pantomima dell'omicidio e delle sue dinamiche. Il deputato Carmine Patarino (Fli) ha infatti dichiarato in una nota: "Il deputato jonico è tornato a chiedere alla Presidenza della Camera di investire la Commissione di Vigilanza sui servizi radiotelevisivi perchè, anche nel pieno rispetto della legge 14 aprile 1975, n. 103, intervenga con il dovuto rigore censurando e sanzionando tutti i programmi che stanno offendendo la memoria di Sarah e di altre eventuali vittime, e vigilando perchè nuovi altri spettacoli indecorosi non abbiano a ripetersi. Se è giusto che ultimamente l'Autorità di Vigilanza abbia preso i provvedimenti di censura e di sanzioni nei confronti di talune reti televisive pubbliche e private per la violazione di alcuni principi in materia di Par condicio e delle disposizioni di attuazione relative alla campagna elettorale per le elezioni del 15 e 16 maggio, ancor più giusto sarebbe se prendesse altrettanti e più severi provvedimenti, quando ad essere violati sono i principi dell'etica, della morale e della decenza, come sta accadendo con il delitto di Sarah".
Ad incastrare la giovane indagata ci sarebbero anche i messaggi di Ivano Russo, amico suo e della vittima. "Ma xche ti sei innamorata di me? Se vuoi del sesso va bene, ma io non mi innamoro" scrive Ivano a Sabrina. Tra i moventi possibili quello più accreditato sarebbe quello della gelosia che Sabrina nutriva nei confronti della cugina proprio a causa di questo ragazzo. E' infatti proprio la piccola Sarah a scrivere in un suo diario "sono molto legata a un ragazzo di 27 anni, io ne ho 15, lui è dolcissimo e mi coccola sempre... Piace anche a mia cugina Sabrina". Sabrina in riferimento a questo diario ha fatto sapere a Ivano via sms: "Non l’ho dato ai carabinieri per non metterti nei guai"; lui le risponde: "Non mi mettere in questa storia".
Ivano e Mariangela sono forse quelli meno mediaticamente coinvolti rispetto a tutti i componenti della famiglia Misseri alla continua ricerca di una telecamera e di un microfono a cui rivelare verità manipolate.
I due peraltro sarebbero assistiti dallo stesso rappresentante legale, l'avvocato Enzo Tarantino, il quale dichiara ha chiesti ai suoi assistiti: "La prima cosa che dovete promettermi è dire sempre la verità , la seconda non parlare con i giornalisti"; ai giornalisti ha detto: "Stiamo qui per collaborare con gli inquirenti. Il diritto va in scena nei tribunali e non sui media. Avvocati e attori si assomigliano. A volte possono scegliere il ruolo, a volte no. In questa vicenda le due cose coincidono".
PROVVEDIMENTI IN MATERIA DI VISIBILITA' MEDIATICA - In virtù proprio di tale clamore mediatico, si attende per oggi l'emissione di un'ordinanza da parte del sindaco di Avetrana, Mario De Marco, che prevederà la chiusura di via Deledda al fine di vietare agli organi di stampa di stazionare davanti alla villetta dei Misseri e di limitare il più possibile l'ormai squallido e dilagante turismo dell'orrore.
Un'iniziativa con le medesime finalità sarebbe partita anche in sfavore dell'intervista mandata in onda dalla trasmissione mediaset Matrix nel corso della quale la corrispondente Ilaria Cavo intervistava Michele Misseri. La crudeltà di immagini e contenuti facevano rabbrividire gli spettatori che hanno assistito ad una glaciale e spietata pantomima dell'omicidio e delle sue dinamiche. Il deputato Carmine Patarino (Fli) ha infatti dichiarato in una nota: "Il deputato jonico è tornato a chiedere alla Presidenza della Camera di investire la Commissione di Vigilanza sui servizi radiotelevisivi perchè, anche nel pieno rispetto della legge 14 aprile 1975, n. 103, intervenga con il dovuto rigore censurando e sanzionando tutti i programmi che stanno offendendo la memoria di Sarah e di altre eventuali vittime, e vigilando perchè nuovi altri spettacoli indecorosi non abbiano a ripetersi. Se è giusto che ultimamente l'Autorità di Vigilanza abbia preso i provvedimenti di censura e di sanzioni nei confronti di talune reti televisive pubbliche e private per la violazione di alcuni principi in materia di Par condicio e delle disposizioni di attuazione relative alla campagna elettorale per le elezioni del 15 e 16 maggio, ancor più giusto sarebbe se prendesse altrettanti e più severi provvedimenti, quando ad essere violati sono i principi dell'etica, della morale e della decenza, come sta accadendo con il delitto di Sarah".
