Meloni a Bari: “La Puglia merita di più della sinistra”. Salvini: “Coinvolgere i cittadini nel calcio, l’unica multiproprietà che ci piace”
BARI – Giorgia Meloni torna in Puglia e dal palco del Teatroteam di Bari lancia la sfida al centrosinistra in vista delle Regionali. “La Puglia merita più della sinistra ed è meravigliosa nonostante la sinistra”, ha dichiarato la premier davanti a una platea gremita, con accanto i leader del centrodestra unito e il candidato presidente Luigi Lobuono.
Meloni ha ricordato la figura di Pinuccio Tatarella, “maestro di una politica che univa visione e concretezza”, e ha rivolto un saluto affettuoso a Raffaele Fitto, oggi assente per impegni istituzionali. Non sono mancate le stoccate ai sindacati: “La Cgil contesta la manovra, ma questa è la prima volta che in Italia si fa una legge di bilancio con i conti in ordine, pensata per chi lavora e produce”, ha affermato.
Infine, un appello agli elettori pugliesi: “Adesso tocca a voi. In ogni piazza e quartiere di questa terra dovete raccontare che il centrodestra è l’unica vera speranza di cambiamento per la Puglia. Forse anche qui potremo inaugurare una stagione di buongoverno”.
Salvini: “Coinvolgere cittadini e tifosi nella gestione dei club”
Nel suo intervento, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha posto l’accento anche sul tema del calcio e sulla proprietà delle società sportive:
“È già stato approvato alla Camera un progetto di legge – e spero lo sia presto anche al Senato – che punta a coinvolgere persone e cittadini nella gestione dei club. Ripensando a quanto accade oggi con la proprietà del Bari, credo che questa sia la strada giusta: è l’unica multiproprietà che ci piace. Altre multiproprietà non fanno l’interesse del nostro Paese”.
La replica del Pd: “Parole offensive, ma non ci stupiscono”
Alle parole di Salvini ha replicato duramente il segretario del Pd di Bari, Gianfranco Todaro, che ha commentato:
“Ho letto le dichiarazioni di Salvini e ho pensato al più classico dei falli di frustrazione. Dovrei chiedergli di scusarsi per le parole vergognose contro la nostra comunità politica, ma poi ricordo il Papete e il ponte sullo Stretto: tanto basta per lasciare andare con un sorriso quella frase infelice e offensiva”.