Norvegia: la difesa di Breivik invoca l' infermità mentale. L' accusa chiede il massimo della pena


OSLO. Andres Behring Breivik otrebbe essere imputato per “crimini contro l’ umanità”, per una pena di 30 anni di reclusione. Questo è quanto riferisce il procuratore di Oslo, Christian Hatlo, secondo fonti locali. Attualmente, il terrorista norvegese è accusato di “atti di terrorismo”, che allo stato attuale, gli costerebbero 21 anni di galera. La difesa dello stragista, che, contrariamente alle ipotesi sostenute dalle forze di polizia, insiste sulla complicità di altre 2 cellule nella realizzazione dell’ attentato e dell’ omicidio di massa, ha invocato l’ infermità mentale per il suo assistito. Breivik, che credeva di essere ucciso al compimento della strage, ha ammesso di non provare alcuna pietà nè pentimento per i 76 morti della strage di Utoya. Continuano le indagini, estese anche in altri paesi della comunità europea e negli Stati Uniti, mentre infuria la polemica nel panorama politico italiano, riguardo le dichiarazioni dell' eurodeputato leghista Mario Borghezio, sulla liceità ideologica che ha spinto lo stragista norvegese al folle gesto.

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