Sarah: oltre una decina gli indagati, ecco i nomi
di Roberta Calò. Ammonta ad oltre una decina il numero degli indagati coinvolti nel caso della piccola Sarah Scazzi, la giovane di Avetrana uccisa lo scorso Agosto e gettata in una cisterna.
Per la procura le indagini si concludono con l'accusa per la zia della vittima, Cosima Serrano, e per la cugina, Sabrina Misseri, di sequestro di persona e omicidio volontario.
La minore si stava recando a casa di Sabrina per trascorrere una giornata al mare con la cugina e un'amica; Sabrina e Cosima avrebbero lungo il tragitto fermato la minore, l'avrebbero obbligata a salire a bordo dell'auto per poi condurla in via Deledda a casa Misseri e ucciderla con una corda. Le due donne sono ora detenute presso il carcere di Taranto.
Ma le persone chiamate a rispondere di reati inferiori connessi all'omicidio sono numerose:
-Michele Misseri, marito di Cosima Serrano, avrebbe occultato il cadavere della nipote in una cisterna non molto lontana dal paesino e, bruciandone gli indumenti e lo zaino, si sarebbe garantito l'attribuzione della paternità del delitto mirando a scagionare moglie e figlia. L'uomo deve rispondere inoltre alche del furto del cellulare della vittima che finse di trovare per caso in cui campo nei giorni successivi alla scomparsa;
-gli ex difensori di Sabrina Misseri, gli avvocati Gianluca Mongelli, Emilia Velletri e Vito Russo, risultano indagati per favoreggiamento, minacce a teste e falso ideologico;
-l'attuale rappresentante legale di Michele Misseri, Francesco De Cristofaro, indagato per infedele patrocinio avendo agito contro gli interessi del proprio assistito;
-Carmine Misseri e Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri, sono stati indagati perchè sospettati di aver aiutato Michele nella soppressione del cadavere. Per loro, almeno per ora, le indagini sono state chiuse;
-Giovanni Buccoliero, un fiorario di Avetrana che inizialmente aveva dichiarato di aver visto Cosima Serrano e Sabrina Misseri costringere Sarah a salire su un'auto, ha successivamente ritrattato tutto spiegando che si era trattato di un sogno. L'uomo è stato indagato per falsa testimonianza e ha coinvolto nella vicenda altri suoi parenti ed amici che in parte hanno sostenuto e in parte hanno confutato la sua versione; tra questi la suocera Cosima Prudenzano, Giuseppe Nigro e Michele Galasso, rispettivamente parente e amico, Vanessa Cerra, ex commessa dell'uomo, la cognata Anna Scredo e il marito Antonio Colazzo.
Quella che continua a palesarsi è una teatralizzazione del caso in cui ogni attore ha avuto un ruolo determinante ai fini dell'intralcio alla giustizia e dell'occultamento della verità. Fortunatamente le indagini sembrano, diversamente da quanto si potesse pensare, non aver subito influenze negative da parte dei media, dell'opinione pubblica e dei singoli componenti della vicenda che di sicuro hanno favorito la spettacolarizzazione ma non la risoluzione effettiva del caso.
Per la procura le indagini si concludono con l'accusa per la zia della vittima, Cosima Serrano, e per la cugina, Sabrina Misseri, di sequestro di persona e omicidio volontario.
La minore si stava recando a casa di Sabrina per trascorrere una giornata al mare con la cugina e un'amica; Sabrina e Cosima avrebbero lungo il tragitto fermato la minore, l'avrebbero obbligata a salire a bordo dell'auto per poi condurla in via Deledda a casa Misseri e ucciderla con una corda. Le due donne sono ora detenute presso il carcere di Taranto.
Ma le persone chiamate a rispondere di reati inferiori connessi all'omicidio sono numerose:
-Michele Misseri, marito di Cosima Serrano, avrebbe occultato il cadavere della nipote in una cisterna non molto lontana dal paesino e, bruciandone gli indumenti e lo zaino, si sarebbe garantito l'attribuzione della paternità del delitto mirando a scagionare moglie e figlia. L'uomo deve rispondere inoltre alche del furto del cellulare della vittima che finse di trovare per caso in cui campo nei giorni successivi alla scomparsa;
-gli ex difensori di Sabrina Misseri, gli avvocati Gianluca Mongelli, Emilia Velletri e Vito Russo, risultano indagati per favoreggiamento, minacce a teste e falso ideologico;
-l'attuale rappresentante legale di Michele Misseri, Francesco De Cristofaro, indagato per infedele patrocinio avendo agito contro gli interessi del proprio assistito;
-Carmine Misseri e Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri, sono stati indagati perchè sospettati di aver aiutato Michele nella soppressione del cadavere. Per loro, almeno per ora, le indagini sono state chiuse;
-Giovanni Buccoliero, un fiorario di Avetrana che inizialmente aveva dichiarato di aver visto Cosima Serrano e Sabrina Misseri costringere Sarah a salire su un'auto, ha successivamente ritrattato tutto spiegando che si era trattato di un sogno. L'uomo è stato indagato per falsa testimonianza e ha coinvolto nella vicenda altri suoi parenti ed amici che in parte hanno sostenuto e in parte hanno confutato la sua versione; tra questi la suocera Cosima Prudenzano, Giuseppe Nigro e Michele Galasso, rispettivamente parente e amico, Vanessa Cerra, ex commessa dell'uomo, la cognata Anna Scredo e il marito Antonio Colazzo.
Quella che continua a palesarsi è una teatralizzazione del caso in cui ogni attore ha avuto un ruolo determinante ai fini dell'intralcio alla giustizia e dell'occultamento della verità. Fortunatamente le indagini sembrano, diversamente da quanto si potesse pensare, non aver subito influenze negative da parte dei media, dell'opinione pubblica e dei singoli componenti della vicenda che di sicuro hanno favorito la spettacolarizzazione ma non la risoluzione effettiva del caso.
Tags:
CRONACA
