Sarah Scazzi: per 13 indagati richiesta di rinvio a giudizio per l'udienza preliminare

di Roberta Calò
TARANTO. E' stata deposita ieri dai pm Pietro Argentino e Mariano Buccoliero presso la cancelleria del Giudice per l'udienza preliminare Pompeo Carriere la richiesta di rinvio a giudizio per 13 delle 15 persone indagate per l'omicidio di Sarah Scazzi, la minore di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo a circa una decina di chilometri di distanza da casa sua.
Sono numerosi gli indagati chiamati a rispondere di reati anche di diversa natura connessi al processo principale in cui saranno giudicate la zia e la cugina della vittima, Cosima Serrano e Valentina Misseri, accusate di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere.
Chiamati in causa per occultamento di omicidio ci saranno anche lo zio della vittima Michele Misseri, il fratello e il nipote di quest'ultimo, Carmine Misseri e Cosimo Cosma.
Nell'ordinanza viene citato anche l'avvocato De Cristofaro, ex rappresentate legale di Michele Misseri, che deve rispondere di infedele patrocinio avendo consigliato al suo assistito "per essere credibile" di assumersi la paternità dell'omicidio della nipote confermando quanto aveva dichiarato a tal proposito il 18 Aprile 2011 in un dialogo con la moglie.
L'avvocato De Cristofaro aveva rinunciato al suo incarico di assistere l'uomo proprio a seguito di tali vicissitudini e a lui è subentrato inizialmente l'avvocato Massimo Saracino, poi dimessosi per motivi personali. Al momento l'uomo è assistito dal legale Armando Amendolito del Foro di Taranto nominato dalla Procura di Taranto.
Proprio quest'ultimo ha consigliato al suo neo assistito di non presentarsi davanti ai giudici; Michele Misseri, infatti, subito dopo l'arresto della moglie e l'emissione di ordinanza di custodia cautelare per le due donne di casa Misseri con l'accusa di omicidio, aveva chiesto di poter conferire con i giudici per fornire la sua versione dei fatti, per proclamarsi nuovamente reo confesso per l'omicidio della piccola Sarah. Dopo mesi di silenzio i pm avevano finalmente accettato la richiesta dell'uomo il quale però dietro suggerimento del suo legale non si è presentato. L'avvocato Amendolito ha commentato: "Ritengo doveroso precisare che assolutamente il signor Michele Misseri non ha cambiato idea. Era fermamente convinto di richiedere interrogatorio quando l'ha fatto e altrettanto lo era di andarsi a presentare dinanzi ai pm. Da difensore sono stato io a convincerlo a non presentarsi ritenendo di non potergli prestare adeguata assistenza e non avendo avuto ancora piena cognizione di tutta la documentazione cartacea che lo riguarda, oltre che per una scelta di linea difensiva temporanea. Sono fresco di nomina e ho necessità di leggere l'imponente materiale cartaceo agli atti dell'inchiesta. Solo ieri notte sono riuscito ad avere un colloquio con il mio assistito e di comune accordo abbiamo deciso che in questo momento non è opportuno rendere altre dichiarazioni. Penso che il signor Misseri non renderà altre dichiarazioni prima dell'udienza preliminare. Quando si incontra un cliente, che peraltro viene già da esperienza con altri colleghi, nei primi incontri si cerca l'empatia. Se ci sarà il rapporto continuerà e stabiliremo una strategia difensiva, se verrà meno vedremo quali saranno le conseguenze".