A Carovigno questa sera ed il 25 agosto torna in scena "Lu scarfaliettu"

di Daniele Martini. Dopo il grande successo delle serate dell'8 e 9 di agosto, questa sera ed il 25 agosto si replicherà nell'atrio del Castello Dentice di Frasso di Carovigno a partire dalle ore 21:15 la commedia in 3 atti in vernacolo carovignese dal titolo "Lu scarfaliettu". La commedia è presentata dall'associazione artistico-letteraria EOS (Ente Organizzazione Spettacolo) con la compagnia teatrale "Sotto a chi tocca" e con la regia di Giuseppe Bellanova.
"Il successo è stato qualcosa di inaspettato" ha dichiarato la professoressa Maddalena Bellanova, presidente dell'associazione EOS "La seconda serata abbiamo superato i 520 posti. Il paese ne parla bene ed è per questo che abbiamo deciso di replicarlo per altre due serate".
Per quanto riguarda la commedia, il primo atto si svolge nella casa di Amalia e Felice Mozzarella, una coppia di sposi, i quali, a seguito di continui litigi che vedono coinvolti anche le loro cameriere Carmela e Rosina, decidono di separarsi chiamando in causa i loro avvocati Anselmo Rafaniello e Antonio Barletta. Nella lite viene coinvolto anche il malcapitato Gaetano Papocchia, uomo curioso e dal carattere singolare, che si rivolge ai coniugi per prendere in fitto una casa di loro proprietà nella quale sistemare la sua giovane amante, la ballerina Emma Carcioff. La scena del secondo atto è ambientata dietro le quinte del teatro dove lavora Emma, nel quale fervono i preparativi per il nuovo spettacolo. Qui si reca spesso don Gaetano, che ricopre di gentilezze la ragazza, non sapendo che la stessa ballerina è amata anche dall'avvocato Antonio. E qui capitano anche Felice e Amalia, che pretendono a tutti i costi che Gaetano diventi loro testimone nella causa di separazione. Nella confusione generale si inserisce l'esuberante Dorotea, moglie di Gaetano, che, venuta a sapere della storia di suo marito con la ballerina, è decisa a chiedere giustizia. Il terzo atto è ambientato in un'aula di tribunale, dove convengono tutti i personaggi della commedia e dove, dopo le testimonianze e le arringhe degli avvocati, la giuria potrebbe proclamare il verdetto finale. Ma in questa atmosfera esagerata e inverosimile tutto è possibile.
Questi invece i personaggi e gli interpreti della commedia: Don Felice Mozzarella (Giuseppe Bellanova); Donna Amalia Mozzarella (Giusy Trinchera); Rusinodda (Annalisa Caiolo); Carmela (Alessandra Epifani); avv. Anselmo Rafaniello (Raffaele Flora); avv. Antonio Barletta (Roberto Gioia); don Gaetano Papocchia (Luca Sorianello); Ronzino (Danilo Lanzafame); Il direttore del teatro (Pasquale D'Amico); Dorotea Papocchia (Maddalena Bellanova); Emma Carcioff (Sissi De Pascale); Concetta (Mariella Ciraci); Ballerina (Coslinda Matarrese); Ballerina (Francesca Locorotondo); Il giudice (Antonello Bellanova); L'usciere (Vito Stanisci); Il cancelliere (Tito Trisolini); Scenografia (Maddalena Bellanova); Costumi (Maddalena Trinchera); Assistente di scena (Rosa Del Prete); Suggeritori (Vittoriana Cesaria, Mina Camposeo); Trucco (Vittoriana Cesaria); Acconciature (Bellanova Fausta); Service audio luci (Francesco Andriani); Tecnici di palco (Giuseppe Iaia, Cosimo De Biasi, Angelo Caliolo). Tranne Giuseppe, Maddalena e Mariella Ciraci, tutto il cast è composto da ragazzi che sono alla primissima esperienza teatrale.
La regia della commedia è di Giuseppe Bellanova, il quale ha avuto già svariate esperienze teatrali. Nel 1977, a soli 17 anni, Giovanni Orlandino gli affidò la parte di protagonista nella commedia in dialetto salentino "Rrobba t'emicranti" che lui e Luigi Cesaria tradussero ed adattarono al carovignese, trasformandolo nel primo grande successo come attore dal titolo "Rrobba d'emigranti". Tra gli altri suoi lavori troviamo la trasposizione teatrale di Cavalleria Rusticana, "So filici" traduzione dialettale di "Chi è chiu felice e me" di Eduardo De Filippo, "Li niputi di lu sinnicu di Scarpetta", "Li cumprumessi", "Carovigno tanti natali fa", "Lu testamentu di lu Zi Nicola" e "Li 'mbruegghi di Donna Maria" per arrivare sino ad oggi con "Lu scarfaliettu".