Crisi: pressing Pdl su Lega per riforma pensioni
ROMA. Parte alla vigilia dell'esame del decreto anticrisi il pressing del Pdl sulla Lega per una riforma delle pensioni. "Siccome non si puo' fare una crisi di governo faremo un ultimo tentativo per dire alla Lega che e' ragionevole che vivendo piu' a lungo si vada in pensione piu' tardi" annuncia Angelino Alfano. E domani e' in programma un'attesissima segreteria della Lega per decidere quali modifiche apportare alla manovra. Ieri Bossi ha ribadito il suo 'no' alla riforma delle pensioni, ma il premier spera che ci sia ancora uno spiraglio e conta sulla sponda di Roberto Maroni. Mentre si attende il primo intervento del Capo dello Stato, ospite al Meeting di Rimini, dopo la breve pausa estiva, anche le opposizioni si preparano a un confronto parlamentare che tutti assicurano voler affrontare in modo aperto e nell'interesse del Paese. Tutti sono accomunati dalla volonta' di eliminare la tassa di solidarieta' per sostituirla con una imposta sui patrimoni milionari, l'Udc chiede l'introduzione di un quoziente familiare. Ma sulle pensioni le opposizioni si presentano divise: l'Udc e' disponibile a un innalzamento dell'eta' pensionabile, mentre il Pd frena e si dice disponibile solo a un innalzamento flessibile e volontario. E il segretario Pierluigi Bersani atta il governo "che non tiene la barra" e si dice preoccupato per i possibili "pericoli per il Paese".
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