Guerriglia al Cara di Bari: centinaia di immigrati bloccano strade e binari
BARI. Alcune centinaia di immigrati ospiti del Cara di Bari hanno bloccato strade e binari nei pressi del Centro di accoglienza per protesta contro le lungaggini burocratiche che ritarderebbero il rilascio dello status di rifugiati. I migranti hanno bloccato la Statale 16 bis in entrambe le direzioni di marcia e stanno causando disagi alla circolazione dei treni. Sul posto stanno confluendo in numero massiccio le forze dell'ordine. Cancellati dalle Ferrovie dello Stato dieci treni regionali; ritardi per sei convogli a lunga percorrenza. Attivato un servizio bus sostitutivo. (leggi anche: Scontri sulla ss16: Filippo Mininni racconta la tragedia sfiorata)
SCONTRI E SASSAIOLE - Scontri e sassaiole si sono registrati tra gruppi di immigrati del Cara e forze dell'ordine lungo la statale 16 bis e i binari delle Ferrovie Appulo-Lucane (Fal) e Ferrovie dello Stato. Le forze dell'ordine hanno utilizzato anche gas lacrimogeni costringendo i manifestanti ad indietreggiare verso il Cara o a disperdersi nelle campagne circostanti. I feriti sarebbero una trentina, tutti lievi, soprattutto tra le forze dell'ordine. Dopo un'ora di guerriglia sono stati liberati la statale 16 e i binari delle Fal; fermati anche alcuni manifestanti.
DECINE DI FERITI E CONTUSI - Decine di feriti e contusi, soprattutto tra le forze di polizia, nessuno in modo grave. Gli agenti hanno liberato dopo 2 ore la statale 16 bis e i binari delle Ferrovie Bari Nord; dopo circa 9 ore i binari delle Ffs. La polizia ha fermato alcuni immigrati, uno e' stato arrestato.
28 ARRESTATI - Gli extracomunitari arrestati a conclusione degli scontri avvenuti oggi all'esterno del Cara di Bari sono 28 (cinque cittadini del Mali, quattro del Ghana, cinque del Pakistan, sei del Bangladesh, sei della Costa d'Avorio, uno afghano e uno iracheno). Sono accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, minacce, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento seguito da incendio, violenza privata, lesioni personali aggravate, danneggiamento di autovetture e furto. Sono in corso le indagini per individuare altri extracomunitari che hanno preso parte alla rivolta.
EMILIANO: BARI PAGA POLITICHE GOVERNO - Il sindaco di Bari Michele Emiliano, impegnato oggi a Roma presso il Ministero per lo Sviluppo economico per la vertenza dei lavoratori della OM Carrelli Elevatori, è rimasto in contatto constante con il direttore generale del Comune Vito Leccese per seguire l’evoluzione della protesta degli immigrati del CARA.
Queste le sue dichiarazioni sugli incidenti avvenuti questa mattina: “Quanto accaduto oggi sulla tangenziale di Bari e zone limitrofe al CARA di Palese dimostrano che la città sta pagando un prezzo altissimo alle politiche del Governo Berlusconi che concentrano sulla nostra città un numero sproporzionato di richiedenti asilo, allungando in modo insopportabile i tempi della verifica delle domande e scaricando sulla cittadinanza il peso di questo errore”. Emiliano, che appena due giorni fa si era rivolto al Ministro dell’Interno per chiedere la nomina di un Prefetto a Bari, figura che manca da sei mesi, è tornato sull’argomento: “Denuncio formalmente che la mancanza del Prefetto titolare della città di Bari è oggi più che mai incompatibile con la situazione dell’ordine pubblico della città. Chiedo dunque al Ministro Maroni di nominare immediatamente il nuovo Prefetto di Bari. Qui non sono in discussione le grandi capacità e l’alta professionalità dell’attuale Prefetto vicario, che come sempre ringrazio per il lavoro svolto, bensì rivendico la necessità che una Città metropolitana, capoluogo di Regione, come Bari abbia un Prefetto titolare com’è giusto che sia”. Per il Sindaco: “I richiedenti asilo devono essere smistati immediatamente in altre strutture e devono essere potenziate le Commissioni che esaminano le domande, per ridurre gli estenuanti tempi di attesa”. Infine, in merito agli episodi di violenza di questa mattina: “Chi tra i richiedenti asilo si è reso responsabile di reati - ha detto il Sindaco - va immediatamente arrestato e processato, valutando l’ipotesi di un immediato rimpatrio se questo non è incompatibile con il diritto alla sopravvivenza del richiedente asilo. Purtroppo i fatti accaduti sulla tangenziale questa mattina sono manna per il razzismo che è dentro ognuno di noi. L’incapacità di intuire ciò che stava accadendo dentro il campo e di prevenire l’occupazione della principale strada di accesso al capoluogo di Regione dimostra che il campo non è gestito adeguatamente. Sarà il nuovo Prefetto ad accertare le responsabilità”.
SCONTRI E SASSAIOLE - Scontri e sassaiole si sono registrati tra gruppi di immigrati del Cara e forze dell'ordine lungo la statale 16 bis e i binari delle Ferrovie Appulo-Lucane (Fal) e Ferrovie dello Stato. Le forze dell'ordine hanno utilizzato anche gas lacrimogeni costringendo i manifestanti ad indietreggiare verso il Cara o a disperdersi nelle campagne circostanti. I feriti sarebbero una trentina, tutti lievi, soprattutto tra le forze dell'ordine. Dopo un'ora di guerriglia sono stati liberati la statale 16 e i binari delle Fal; fermati anche alcuni manifestanti.
DECINE DI FERITI E CONTUSI - Decine di feriti e contusi, soprattutto tra le forze di polizia, nessuno in modo grave. Gli agenti hanno liberato dopo 2 ore la statale 16 bis e i binari delle Ferrovie Bari Nord; dopo circa 9 ore i binari delle Ffs. La polizia ha fermato alcuni immigrati, uno e' stato arrestato.
28 ARRESTATI - Gli extracomunitari arrestati a conclusione degli scontri avvenuti oggi all'esterno del Cara di Bari sono 28 (cinque cittadini del Mali, quattro del Ghana, cinque del Pakistan, sei del Bangladesh, sei della Costa d'Avorio, uno afghano e uno iracheno). Sono accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, minacce, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento seguito da incendio, violenza privata, lesioni personali aggravate, danneggiamento di autovetture e furto. Sono in corso le indagini per individuare altri extracomunitari che hanno preso parte alla rivolta.
EMILIANO: BARI PAGA POLITICHE GOVERNO - Il sindaco di Bari Michele Emiliano, impegnato oggi a Roma presso il Ministero per lo Sviluppo economico per la vertenza dei lavoratori della OM Carrelli Elevatori, è rimasto in contatto constante con il direttore generale del Comune Vito Leccese per seguire l’evoluzione della protesta degli immigrati del CARA.
Queste le sue dichiarazioni sugli incidenti avvenuti questa mattina: “Quanto accaduto oggi sulla tangenziale di Bari e zone limitrofe al CARA di Palese dimostrano che la città sta pagando un prezzo altissimo alle politiche del Governo Berlusconi che concentrano sulla nostra città un numero sproporzionato di richiedenti asilo, allungando in modo insopportabile i tempi della verifica delle domande e scaricando sulla cittadinanza il peso di questo errore”. Emiliano, che appena due giorni fa si era rivolto al Ministro dell’Interno per chiedere la nomina di un Prefetto a Bari, figura che manca da sei mesi, è tornato sull’argomento: “Denuncio formalmente che la mancanza del Prefetto titolare della città di Bari è oggi più che mai incompatibile con la situazione dell’ordine pubblico della città. Chiedo dunque al Ministro Maroni di nominare immediatamente il nuovo Prefetto di Bari. Qui non sono in discussione le grandi capacità e l’alta professionalità dell’attuale Prefetto vicario, che come sempre ringrazio per il lavoro svolto, bensì rivendico la necessità che una Città metropolitana, capoluogo di Regione, come Bari abbia un Prefetto titolare com’è giusto che sia”. Per il Sindaco: “I richiedenti asilo devono essere smistati immediatamente in altre strutture e devono essere potenziate le Commissioni che esaminano le domande, per ridurre gli estenuanti tempi di attesa”. Infine, in merito agli episodi di violenza di questa mattina: “Chi tra i richiedenti asilo si è reso responsabile di reati - ha detto il Sindaco - va immediatamente arrestato e processato, valutando l’ipotesi di un immediato rimpatrio se questo non è incompatibile con il diritto alla sopravvivenza del richiedente asilo. Purtroppo i fatti accaduti sulla tangenziale questa mattina sono manna per il razzismo che è dentro ognuno di noi. L’incapacità di intuire ciò che stava accadendo dentro il campo e di prevenire l’occupazione della principale strada di accesso al capoluogo di Regione dimostra che il campo non è gestito adeguatamente. Sarà il nuovo Prefetto ad accertare le responsabilità”.
