Manovra: da domani dl a esame Senato, oggi vertice Lega Nord


ROMA. Il tempo stringe, ma i nodi, nella maggioranza, non si sciolgono. E se da domani la manovra bis sara' gia' al vaglio delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato - per l'avvio di un iter parlamentare che dovrebbe essere il piu' rapido possibile, secondo i 'desiderata' del governo, che intende scongiurare ulteriori messaggi di debolezza ai mercati finanziari -, tra Pdl e Lega Nord la ''quadra'' a saldi invariati ancora non si trova. Sul tappetto, la dirimente scelta tra le opzioni (dalla riforma del sistema previdenziale ai tagli agli enti locali, passando per il contributo di solidarieta' e l'aumento dell'Iva) con cui revisionare il decreto correttivo da 44,5 miliardi in due anni.
Decisione che rischia di minare l'asse di ferro tra i due alleati, cosi' come la compattezza interna dei due soggetti politici.
Paletti da una parte e dall'altra. A titolo di esempio: il Carroccio, nonostante i distinguo interni dell'ala maroniana, ribadisce il suo 'veto' sull'innalzamento dell'eta' pensionabile, mentre il Pdl sarebbe a favore, anche per limare la tassa di solidarieta' (e' una della richieste dei cosiddetti 'frondisti') e limitare la scure nei confronti di Regioni, Province e Comuni. Sullo sfondo, anche l'ipotesi di prevedere un nuovo scudo fiscale e avviare la vendita di parte del patrimonio immobiliare statale.
Sara' una settimana piuttosto calda, quindi, non solo a livello meteorologico. E a poco, al momento, sembrano valere gli appelli a trovare una mediazione, una linea comune, in modo da evitare la crisi definitiva, politica in questo caso, tra Popolo della Liberta' e Carroccio. In attesa di un ulteriore confronto tra Umberto Bossi e Silvio Berlusconi, a parole si richiede di trovare quanto prima un'intesa di massima. Lo ha fatto per primo Roberto Calderoli - che ha lanciato pure l'idea di una patrimoniale sul lusso - (oggi ''la Lega Nord si riunira' con la sua segreteria politica per formulare le proprie proposte rispetto alla manovra, invito gli amici del Pdl a fare la stessa cosa, per poi incontrarci per trovare una sintesi e un'unica proposta comune sulle modifiche da apportare alla manovra''), a cui ha risposto Angelino Alfano (''Siccome non si puo' fare una crisi di governo, faremo un ultimo tentativo per dire alla Lega che e' ragionevole che vivendo piu' a lungo si vada in pensione piu' tardi e cio' senza mai toccare i diritti acquisiti di chi la pensione ce l'ha gia', fermo restando che e' chiaro che ogni decisione sara' maturata insieme. Gli amici della Lega spero colgano che la riduzione dei tagli agli enti locali puo' essere bilanciata da un intervento sulla riforma delle pensioni'').