Piano per il Sud: Fitto, oggi sbloccati 7,4 mld. Vendola, salvadanaio per opere importanti

BARI. Il piano per il sud ha fatto oggi un passo avanti con lo sblocco di 7,4 miliardi di euro ''che serviranno per realizzare infrastrutture di carattere inter-regionale e regionale'': e' quanto ha affermato oggi il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, a Palazzo Chigi a conclusione della riunione del Cipe. Un primo livello di opere, ha spiegato il ministro Fitto, avranno un carattere interregionale come ad esempio la realizzazione di linee ferroviarie come la Catania-Palermo, la Napoli-Bari e la Salerno-Reggio Calabria e la Sassari-Olbia.

"Questi interventi - aggiunge il ministro per le infrastrutture e trasporti Matteoli - daranno certamente un forte impulso allo sviluppo, alla crescita del Pil e quindi dell'occupazione, a riprova che il governo sta operando con determinazione per fronteggiare la peggiore congiuntura economico-finanziaria internazionale del dopoguerra''. Le opere inserite nel Piano per il Sud sono tutte immediatamente cantierabili e interessano il Molise per circa 576 milioni di euro, la Campania per oltre 1,7 miliardi, la Puglia per 1,1 miliardi, la Basilicata per oltre 500 milioni, Calabria, Sardegna e Sicilia per circa 1 miliardo ciascuna.

Nella riunione, sotto la presidenza del premier, Silvio Berlusconi, sono stati anche approvati i progetti definitivi del primo lotto del collegamento ferroviario Orte-Falconara con la linea adriatica e dell'adeguamento della strada statale calabrese 534 come raccordo autostradale.

Il via libera di oggi ''è il primo vero assegno staccato per il Sud'' ha detto il presidente della Puglia, Nichi Vendola, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, commentando lo sblocco della risorse che andranno alla realizzazione di sei opere strategiche fondamentali per lo sviluppo del territorio, tra cui il completamento della Salerno-Reggio Calabria, l'Alta velocità Napoli-Bari, la direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria e alcuni assi stradali della Sardegna.

Il giudizio positivo è stato espresso da tutti i presidenti delle regioni del Mezzogiorno, presenti alla conferenza stampa: Michele Iorio (Molise), Raffaele Lombardo (Sicilia), Vito De Filippo (Basilicata), Giovanni Chiodi (Abruzzo), Giuseppe Scopelliti (Calabria). In particolare, per il presidente della Basilicata, quella di oggi rappresenta una ''possibilità storica'' ma deve essere solo l'inizio di ''un grande programma di investimenti di cui si parla da troppo tempo''. Per il presidente dell'Abruzzo è arrivato un ''segnale molto importante per le infrastrutture, oggi inizia inizia un percorso che dovrà proseguire in autunno''.

Di ''risultato importante'' parla anche il presidente della Calabria che però, sottolinea, subito dopo, "è solo l'inizio di una fase importante e delicata''. Lo sblocco delle risorse, per il presidente dell Molise, è un fatto ''rilevante soprattutto in un momento di crisi così delicato''. Mentre il presidente della Sicilia ricorda che lo sblocco delle risorse permetterà, grazie alla ristrutturazione della linea ferroviaria Catania-Palermo, di dimezzare il tempo di percorrenza da 4 ore a 2 ore e mezzo.

''Ognuno di noi porta a casa un salvadanaio'' che consentirà di realizzare ''opere importanti'', dice Vendola. Che però sottolinea come ''la battaglia, oggi, si sposta non solo sul terreno del prossimo assegno'' ma anche sulla libertà da parte degli enti territoriali, di decidere come spendere le risorse. In questa va l'apertura del tavolo tecnico, da parte del Mef, che ''speriamo sia l'inizio di un percorso virtuoso'', sottolinea Vendola.