Berlusconi: forse ho convinto la Merkel

ROMA. "Con Merkel ci siamo gia' sentiti" ha detto Silvio Berlusconi dopo la riunione del Ppe. L'ha convinta?, chiedono i giornalisti, "penso di si'" ha risposto il presidente del Consiglio. In una Bruxelles in cui i lavori al palazzo Justus Lipsius finiscono per proseguire a porte virtualmente chiuse, perche' la bonifica in vista del Consiglio europeo di domani fa chiudere la sala stampa, rimbalzano le voci di incontri ufficiali e ufficiosi, di vertici e incontri bilaterali da qui a domattina. E' anche dell'agenda che i giornalisti chiedono a Silvio Berlusconi, al suo arrivo in albergo dopo il vertice Ppe a Meise. Il presidente del Consiglio sgombera il campo da questi scenari e spiega: "con la Merkel ci siamo telefonati in settimana".
Nessun incontro straordinario dunque ma, spiega Berlusconi, c'e' quel colloquio a proposito della "preoccupazione per la speculazione internazionale che ha preso di mira la Spagna e noi".
"Io ho fatto presente - aggiunge - che siamo il secondo Paese manifatturiero in Europa che abbiamo un forte debito dal passato ma che abbiamo umilmente pagato gli interessi, che abbiamo fatto due manovre e che chiuderemo in pareggio di bilancio nel 2013 e non nel 2014".
Inoltre, Silvio Berlusconi invita Lorenzo Bini Smaghi, anzi "il signor Bini Smaghi", a lasciare campo libero ai francesi e ad abbandonare "per il bene del Paese" il suo posto nel board Bce.
La questione, ormai chiusa la partita della successione a Bankitalia, e' uno degli argomenti trattati. "Ne ho parlato con Barnier oggi e domani lo faro' con Sarkozy - spiega Berlusconi - mi auguro che il signor Bini Smaghi capisca la situazione e comprenda che essendo stato posto in una posizione per una decisione del governo, e non per una elezione o un concorso, capisca che quando il governo gli chiede di dimettersi questo e' suo dovere, per il bene del Paese".