Le cinque bare in piazza a Barletta

BARLETTA. Un lungo applauso ha accolto i feretri delle cinque vittime del crollo della palazzina di Barletta, giunte simultaneamente in piazza Moro - per espressa volonta' delle famiglie, perche' insieme le quattro operaie e la ragazza di 14 anni, sono morte- dove l'arcivescovo Giovanni Batista Pichierri ha celebrato i funerali. Una bara bianca accoglie Maria Cinquepalmi, la figlia del titolare del laboratorio di confezioni, uccisa come le operaie dalle macerie della palazzina di via Roma 5. Tantissime le corone di fiori, tra cui quella del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e molti gli striscioni tra la tantissima gente che ha ripempito la grande piazza di Barletta, tra cui spicca quello delle "Operaie del settore tessile-manufatteriero".

MAFFEI: CLIMA DIFFICILE - "Sicuramente c'è un clima difficile: abbiamo voluto fare il funerale in piazza per accumunare tutte e 5 le bare e consentire alla popolazione di testimoniare vicinanza, cordoglio e dare forza ai familiari delle vittime perché possano reagire a questo difficilissimo momento" lo ha detto a il sindaco di Barletta Nicola Maffei, nel giorno delle esequie delle vittime del crollo della palazzina di via Roma del 4 ottobre. Il clima difficile di cui parla il primo cittadino è legato alla scia di polemiche scatenate dalla tragedia, in cui sono morte quattro operaie e la figlia 14/enne dei proprietari del laboratorio di maglieria. "Ora non vogliamo discutere dell'appartamento in più o del condono eseguito con leggi aberranti per il nostro patrimonio edilizio: bisogna capire le cause del disastro e chi ha sbagliato e arrivare presto a risultati tangibili e reali, come chiedono le famiglie delle vittime" ha proseguito Maffei.

Poi, è tornato sulle parole che aveva pronunciato qualche giorno fa, che avevano suscitato dure reazioni (“Non mi stento di criminalizzare chi in un momento come questo viola la legge, assicurando, però, lavoro a patto che non si speculi sulla vita delle persone"). "Nel fabbricato crollato al piano terra c'era un piccolo laboratorio artigiano che non risulta regolamentato secondo le norme sulla sicurezza del lavoro e l'iscrizione all'Inps. In questa situazione oggi si vive un momento difficile e non dobbiamo criminalizzare né il datore di lavoro né le lavoratrici: anche al datore lasciamo vivere questo momento di difficoltà per la perdita della figlia. Il lavoro nero è una piaga nazionale e non solo di questa città. Aspettiamo fiduciosi gli esiti della magistratura".

ARCIVESCOVO: PAPA ESPRIME PARTECIPAZIONE A DOLORE CITTA' - "Il sommo pontefice desidera esprimere la sua sentita partecipazione al dolore che colpisce l'intera citta', e rivolge alle famiglie colpite affettuosa solidarieta', nella luce della fede e speranza cristiana, ed invocando la materna protezione della Vergine Santa" l'arcivescovo di Trani, Barletta, Bisceglie, Giovanni Battista Pichierri nel corso della sua omelia in piazza Moro a Barletta durante i funerali delle vittime del crollo della palazzina di via Roma, la solidarieta' del Santo Padre Benedetto XVI, che appresa la tragica notizia, ha inviato un telegramma. Mons.
Pichierri ha ricordato l'immagine dei due crocefissi rimasti appesi alle mura dello stabile, il quadro della "Madonna dello Sterpeto, che abbiamo visto appeso a quella parete e che sembrava guardare alle sue figlie sepolte sotto macerie" e che ora "benedica la sua citta' di Barletta e ci liberi da ogni pericolo", mons. Pichierri ha anche detto come queste immagini sacre ci dicono che " Gesù è con loro" riferendosi alla cinque, giovani vittime del crollo, i cui familiari hanno voluto svolgere insieme i funerali come insieme sono morte in quel tragico mattino di lunedi' scorso.

FOLLA CHIEDE DIMISSIONI MAFFEI - ''Fuori, fuori, dimettetevi''. Lo urla una folla di persone che si e' radunata sotto il municipio di Barletta occupando l'antistante Corso Vittorio Emanuele, subito dopo la fine dei funerali delle cinque vittime del crollo del 3 ottobre scorso. La folla espone uno striscione con su scritto ''I vostri profitti non valgono cinque vite! Dimissioni''. E chiede di parlare con il sindaco, Nicola Maffei (Pd), che e' chiuso nella sua stanza. I giornalisti sono in sala giunta in attesa di parlare con lui.