Sarah: il legale Gentile, le persone coinvolte non dicono la verità

di Roberta Calò. Per la Procura si parla di reato di favoreggiamento per Valentina Misseri, la quale avrebbe favorito la sorella a discapito del padre.
La ragazza,infatti, avrebbe cercato di difendere Sabrina Misseri e Cosima Serrano accusate di omicidio e vilipendio di cadavere della piccola Sarah Scazzi. (leggi anche: Cosima al gup, sono innocente)
Il procuratore aggiunto Pietro Argentino avrebbe richiamato l'attenzione su alcuni messaggi che Sabrina avrebbe inviato a Valentina il giorno in cui fu fermata presso la caserma dei carabinieri di Maduria: "Papà dice che l'ho aiutato ad uccidere, mi vuole incastrare". Valentina le avrebbe riposto "Papà non sta proprio bene con la testa. O è stato consigliato dal suo avvocato! Voglio stare vicino a te! Mi sento impotente! Ti voglio bene".
Per i parenti prossimi tale reato non risulta perseguibile a norma di legge ma può contribuire a comprovare la colpevolezza delle due donne in contrapposizione alle numerose versioni di Michele Misseri che continua a dichiararsi colpevole.
Lo stesso procuratore avrebbe richiesto anche la condanna dei tre avvocati Emilia Velletri, Gianluca Mongelli e Francesco De Cristofaro accusati di aver manipolato atti e testimonianze operando un tentativo di favoreggiamento che intralciasse il procedimento delle indagini. Il gup di Taranto Pompeo Carriere ha accettato la richiesta di giudizio con rito abbreviato per i tre legali.
Intanto l'avvocato Nicodemo Gentile, rappresentante legale della famiglia Scazzi, ha fatto sapere che: "l'omicidio di Sarah è un omicidio domestico, dove la famiglia è il grembo del crimine. Esiste infatti un patrimonio di informazioni, testimonianze e dati scientifici, di intercettazioni che ci dicono che purtroppo Sarah è entrata viva in quella casa e ne è uscita morta. Le persone coinvolte non dicono la verità, continuano a fare dichiarazioni spontanee che non chiariscono la loro posizione".
Secondo l'avvocato la possibilità che il delitto possa essere avvenuto in garage per mano di Michele Misseri "è smentita da una pluralità di circostanze, ma soprattutto dal fatto che Sarah doveva andare al mare e non aveva senso entrare nel garage".
Lo zio della vittima da canto suo non demorde nell'intento di proclamare l'innocenza delle due donne della sua vita; secondo l'uomo anche l'opinione pubblica lo supporta in tale direzione. Michele infatti ha collegato tale tesi ad una bomba carta che qualcuno ha gettato in casa sua rompendo una finestra e alcuni soprammobili: "La bomba carta in casa mia è un avvertimento. Vogliono che dica che Sabrina e Cosima sono innocenti. Mi dicono che Avetrana è un paese tranquillo e che non mi succede niente quando vado in caserma, ma questo è un avvertimento. Ed io ho paura: prima le lettere di minacce e ora una bomba carta. Ripeto, secondo me vogliono che io dica che Sabrina e Cosima sono innocenti".

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