Un servizio pubblico che funziona: la Fisioterapia 2 del CTO di Bari

di VITTORIO POLITO - In questi giorni di bufera sulla sanità i mass media stanno registrando notizie shock su inefficienze e scandali: dalla minaccia di autodenuncia del neo direttore generale della ASL di Bari, Mimmo Colasanto, poiché non in grado di assicurare servizi essenziali come la medicina generale, le chirurgie toraciche e le neonatologie, per la mancanza di personale; al disservizio delle prenotazioni per la senologia al “Di Venere” di Bari-Carbonara, del quale ultimo se ne sta occupando anche la Procura della Repubblica; all’arresto di uno psichiatra per presunte violenze nei riguardi di una paziente. Insomma notizie sconcertanti su scandali ed inefficienze del servizio pubblico che dovrebbe garantire meglio l’assistenza sanitaria.

In questo mare magnum di inefficienze e scandali emerge il qualificato ambulatorio di Fisioterapia 2, attualmente ubicato presso l’ex CTO, sede anche della direzione generale dell’ASL. Tale servizio, affidato alla responsabilità della fisiatra dott.ssa Iolanda Cianciola che, unitamente alle terapiste della riabilitazione, brave ed efficienti che la affiancano, merita di essere segnalato. Fino a 2 anni fa detto ambulatorio era attivo presso il Poliambulatorio di Via Martiri di via Fani (nei pressi della Stazione Centrale), un edificio fatiscente, chiuso da oltre due anni per lavori di ristrutturazione infiniti e che, nonostante le assicurazioni della direzione generale, a tutt’oggi è ancora chiuso e causa di molti disagi all’utenza.

Purtroppo a causa del trasferimento, tale servizio di Fisioterapia da un ambiente di circa 350 metri quadrati (Ambulatorio di Via Fani), è passato ad uno di circa 100 metri (CTO), diviso in vari box e stanzette, e che nonostante le evidenti difficoltà di spazio, le prestazioni non hanno perso di qualità, continuando ad essere sempre efficienti. Anzi le fisioterapiste, ottimamente dirette dalla dott.ssa Cianciola, con affabilità e disponibilità, fanno di tutto per alleviare sofferenze ed attese agli utenti, cercando di annullare le lacune rivenienti dalla riduzione degli spazi.

In un clima di disservizi di ogni genere, soprattutto nel campo della sanità, sento il dovere di segnalare ed elogiare l’attività di tale Servizio e degli operatori, che alleviano le sofferenze all’utenza, anche attraverso un semplice sorriso e tanta disponibilità. Vi pare poco?