Chiesa: Monsignor Mogavero, la voce di chi non ha voce

BARI. «Dalla gente ho imparato l’amore per il mare e la solidarietà per chi di mare vive. Da costoro ho appreso soprattutto l’innata propensione a immedesimarsi nelle necessità degli altri». In questo pensiero è racchiuso il concetto di solidarietà: cioè amore e attenzione per gli altri. Così ne parla mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo figura di spicco di una diocesi di frontiera e autore del libro “La Chiesa che non tace”.

Il presule leva il suo grido in favore dei migranti, che a fiotti sbarcano sulle coste italiane in fuga dalla tragedia della miseria. Monsignor Mogavero sarà a Cellamare, mercoledì 14 dicembre alle 18.30, nella chiesa madre Santa Maria Annunziata. Organizzato dal ‘Presidio Cartesio’, l’incontro sarà presentato da quattro studentesse dei Licei Cartesio di Triggiano. Parteciperanno il sindaco di Cellamare, Michele Laporta, il dirigente scolastico Tommaso Montefusco e Rosella Santoro, animatrice del Presidio Cartesio.

«Questo incontro – spiega Rosella Santoro – si inquadra nel dibattito sull’intercultura, tema portante del progetto di inviti alla lettura costruito in dieci anni di attività e di promozione. Monsignor Mogavero dimostra ogni giorno sul campo la sua visione della tragedia immigrazione, considerata anche in prospettiva culturale. Interessante l'idea di realizzare nella sua diocesi una biblioteca per ragazzi con testi in italiano e arabo. Non si parlerà solo di immigrazione e integrazione, ma anche dei rapporti tra Stato e Chiesa, del futuro dell’Italia tra politiche di azione nelle religioni dell’Oriente e dell’Occidente, confrontandole».

Mons. Mogavero guida una diocesi in cui il 50% dei cittadini sono cattolici e l’altra metà islamici, la sua è davvero una esperienza “di frontiera”, in un Mediterraneo bisogno di ponti culturali da costruire.

Il vescovo della diocesi di Mazara del Vallo è Commissario della Cei per l’immigrazione. In precedenza ha ricoperto, sempre all’interno della Cei, la carica di Presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici, ruolo per cui è più volte intervenuto nell’ambito di questioni politiche di portata nazionale. Commentatore autorevole dei più scottanti temi d’attualità, dai rapporti tra Berlusconi e Gheddafi, all’affare Boffo alle rivolte del Maghreb, le sue parole si stagliano sopra il coro dei luoghi comuni, per dare voce a una Chiesa che non tace.

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