Mafia: operazione Freedom a Bari, arresti tra Bari e Napoli


BARI. (GUARDA IL VIDEO) Dalle prime ore di questa mattina è in corso, nelle province di Bari e Napoli, una vasta operazione di polizia giudiziaria che vede impiegati oltre 200 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari nella esecuzione di venti ordinanze di custodia cautelare emesse, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di questo capoluogo, nei confronti di altrettanti soggetti accusati di far parte di un sodalizio criminoso dedito al traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti provenienti dalla Spagna. (leggi anche: Laudati, sequestrati a malavita 756 mln in un anno)

GLI ARRESTI - Tra gli arrestati, figurano diversi personaggi di spicco della criminalità organizzata barese e napoletana.

LEGAMI CON CLAN MAZZARELLA - Avevano legami con il clan napoletano dei Mazzarella gran parte delle persone arrestate. Lo hanno riferito gli investigatori in una conferenza stampa presieduta dal procuratore di Bari, Antonio Laudati. Punto di riferimento per la fornitura della droga era Pasquale Mazzarella, ex contrabbandiere da anni latitante in Spagna.

DROGA DAL NORD AFRICA - La droga partiva dal nord Africa e raggiungeva le coste a sud della Spagna per poi essere portata in Italia nascosta a bordo di tir adibiti al trasporto di merci: questo il percorso individuato dagli inquirenti del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari che da stamane stanno arrestando 20 persone nel capoluogo pugliese, a Napoli, Palo Del Colle, Bisceglie e Toritto (tutte in provincia di Bari) con l'accusa di associazione per delinquere dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L'organizzazione era in grado di rifornire il mercato pugliese di ingenti quantitativi di narcotico.

L'INCHIESTA - La capillare inchiesta condotta dagli investigatori del Gico di Bari, iniziata nel 2009 e che si e' avvalsa di metodi classici e tecnologici (intercettazioni telefoniche ed ambientali), ha dimostrato l'esistenza di un consolidato canale di approvvigionamento verso la Puglia di notevoli quantitativi di hashish che l'organizzazione criminale riusciva a reperire in Spagna, attraverso una base operativa nella penisola iberica capeggiata da Mazzarella che si serviva di scafisti per il trasporto dal nord Africa.

Una volta giunto in Italia, lo stupefacente veniva gestito da Alfonso Mazzarella e Patrizio Fiume, 29 anni (anche lui arrestato) a Napoli, che, a loro volta, si occupavano di rifornire gli acquirenti baresi Angela Raggi e Michele Mallardi. Raggi, attualmente detenuta e ritenuta elemento di spicco del clan barese degli Strisciuglio del quartiere San Paolo, a sua volta, con la complicita' di Gaetano Barnaba, 26 anni, riforniva di stupefacente Vincenzo Zonno ed il padre Cosimo, detto 'fuju fuju'. Quest'ultimo, gia' arrestato dal Gico di Bari il 24 marzo scorso nell'ambito dell'operazione 'The butcher's' e successivamente scarcerato per motivi di salute, e' tra i destinatari degli ordini di custodia cautelare emessi dal gip del Tribunale di Bari ma al momento e' irreperibile.

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