"Necessario aumentare il contributo per le scuole d'infanzia paritarie"

BARI. "Consapevole dell’importanza e del ruolo svolto dalle scuole dell’infanzia paritarie, che in Puglia sono ben 582 e rappresentano il 30% circa dell’offerta formativa per i bambini dai due anni e mezzo ai sei anni, con oltre 4.000 occupati, nella seduta di approvazione del bilancio di previsione per il 2012 ho proposto, tra gli altri, un emendamento che prevedeva l’implementazione della dotazione finanziaria in favore delle suddette scuole, per le quali negli ultimi anni il contributo regionale di gestione si è ridotto sempre più, passando da € 1.400,00 a sezione nel 2010, ad € 1.100,00 nel 2011, fino a giungere ad € 700,00 nel bilancio per il 2012". E' quanto espresso in un intervento del consigliere regionale Pdl Giandiego Gatta.

"E’ evidente - ha aggiunto Gatta - che tale progressiva, ingiustificata, riduzione di risorse per le scuole paritarie dell’infanzia comporterebbe un aggravio delle rette di frequenza, con un insostenibile peso per le famiglie meno abbienti, che sarebbero private, di fatto, del diritto di fare frequentare la scuola dell’infanzia ai loro bambini, o un licenziamento di diversi operatori del settore, incrementando così le sacche di disoccupati di cui è drammaticamente satura la nostra regione.
Il mio emendamento, - precisa Gatta - finalizzato a prevedere un contributo di 3 milioni di euro, è stato ritirato solo a seguito di rassicurazione da parte dell’assessore Sasso di procedere ad una integrazione del contributo, attualmente previsto, in sede di assestamento di bilancio.
E’ del tutto evidente che vigilerò perché quanto assicurato dal citato assessore abbia effettivo seguito, consentendo così la concreta realizzazione di quanto previsto dalla L.R. 31/09".
"Spero, quindi, che alle parole seguano i fatti, e che lo spirito collaborativo che anima chi, come me, crede in una opposizione seria e responsabile, non venga tradito. Se così fosse, - conclude il consigliere - non esiterei a denunciare in ogni sede, politica ed istituzionale, il tradimento rispetto ad un impegno contratto in favore della pluralità dell’offerta formativa, delle famiglie e dei loro bambini, e dei tanti occupati nel settore".