"Ruby prostituta", la rivelazione choc in aula di un investigatore

MILANO. (GUARDA IL VIDEO) Ruby, Michelle Conceicao e Iris Berardi: solo loro erano prostitute 'professioniste' tra le 33 ragazze che avrebbero frequentato Arcore.
A sostenerlo, nell'udienza del processo in corso da stamani in cui l'ex premier e' imputato per concussione e prostituzione minorile, e' stato il poliziotto Marco Ciacci che sta riannodando il filo delle indagini passo per passo.
Ciacci ha indicato le tre ragazze rispondendo ad una domanda del pm Antonio Sangermano che gli chiedeva se vi fossero giovani donne che svolgevano una attivita' di prostituzione al di la' di quanto sarebbe accaduto ad Arcore. L'investigatore ha ricordato una lettera anonima che giunse alla madre di Iris Berardi nella quale si informava la donna delle attivita' di prostituzione svolte dalla figlia e, per dimostrare anche la 'professionalita'' di Ruby, ha fatto vedere ad uno dei legali dell'ex premier, Piero Longo, alcune fotografie in cui si vede Karima esibirsi in danze erotiche nel locale genovese 'Albikokka' del fidanzato Luca Risso.
Le dichiarazioni di Caterina Pasquino e di Giuseppe Villa sono le fonti di prova dalle quali evincere che Silvio Berlusconi ebbe rapporti sessuali con la minorenne Ruby. A sostenerlo nell'aula del processo in cui l'ex premier e' imputato per concussione e prostituzione minorile e' stato il funzionario della polizia che ha ripercorso le fasi delle indagini da lui svolte, incalzato dalle domande prima del pm Antonio Sangermano e poi degli avvocati Niccolo' Ghedini e Piero Longo.

Quest'ultimo gli ha chiesto da quali fonti traesse la notizia che l'ex capo del Governo avesse rapporti con la giovanissima marocchina. E Ciacci ha risposto indicando l'ex coinquilina di Ruby che denuncio' la ragazza per un furto da tremila euro e il titolare di un bar in corso Buenos Aires al quale la giovane avrebbe fatto delle confidenze sulle sue frequentazioni ad Arcore.
Nell'indicare queste fonti di prova, Ciacci non ha potuto comunque riferirsi alle intercettazioni, una parte dell'inchiesta di cui non si e' occupata la polizia giudiziaria. L'investigatore ha poi ricostruito quanto accadde in Qustura la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010 quando, ha ricordato, "Ruby venne affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti alle due". Solo venti minuti dopo, ha aggiunto, arrivarono in via Fatebenefratelli le delucidazioni chieste da Milano ai colleghi di Taormina sulla situazione familiare della ragazza e sulla sua presunta parentela con Mubarak.