Bando marine leccesi: Messuti, modifiche porterebbero a revoca finanziamento

LECCE. “La posizione fortemente critica assunta da alcune organizzazioni datoriali e sindacali in merito al bando di gara per l’affidamento dei lavori del 1° stralcio funzionale delle reti fognarie delle marine leccesi e il completamento delle opere di collettamento a servizio del primo lotto appare fuorviante e per nulla esaustiva"
Per questi interventi il Comune di Lecce ha ottenuto un finanziamento per un importo complessivo di 5 milioni di euro. Si tratta di una somma strettamente vincolata al funzionamento di entrambi i lotti complementari. Appare evidente, dunque, che qualsiasi modifica progettuale porterebbe alla revoca del finanziamento concesso con gravi ed immediate ripercussioni sull’economia locale, oltre alla mancata realizzazione di infrastrutture primarie per le nostre marine".
A riferirlo l’assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti replica alle accuse lanciate da alcuni costruttori e sindacalisti: “Nessuna violazione di legge”.

"Per queste ragioni - aggiunge Messuti - eventuali discordanze tra prezzi ufficiali stabiliti dalla Regione Puglia e quelli utilizzati nel progetto possono comunque trovare una compensazione, sia attraverso altre lavorazioni esistenti nel progetto stesso, sia con una sapiente condotta organizzativa in fase di esecuzione dei lavori ma, soprattutto, con una oculata offerta tecnico-economica da formulare, in sede di gara d’appalto, da parte delle ditte partecipanti. D’altronde, - spiega - le gare indette dall’Amministrazione Comunale ottengono abitualmente un ribasso che oscilla tra il 30 e il 40 per cento rispetto all’importo a base d’asta. Auspichiamo che in questa occasione i ribassi siano più contenuti in modo tale da soddisfare le esigenze delle ditte che decideranno di prendere parte al bando comunale. Ad ogni buon conto, ripeto, nella vicenda occorre tener presenti gli innegabili vantaggi sul piano economico legati al progetto realizzato dal Comune di cui potranno beneficiare le aziende vincitrici della gara".

"Insomma, - conclude Messuti - nessuna violazione di norme da parte dell’Amministrazione Comunale ma solo il rispetto dell’iter procedurale per evitare di perdere preziosi finanziamenti e per offrire adeguati servizi ai cittadini”.

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