Ciccio e Tore: Procura riapre le indagini

BARI. La Procura di Bari riapre le indagini sulla morte dei fratellini di Gravina in Puglia, morti il 5 giugno del 2006. Indagano la Procura ordinaria e quella dei minorenni sulla base dell'esposto presentato dalla madre di Salvatore e Francesco Pappalardi, 11 e 13 anni, Rosa Carlucci. Secondo la donna cinque ragazzini, all'epoca dei fatti minorenni, erano in compagnia dei figli e saprebbero di piu' su come morirono. I corpi furono trovati nel pozzo di un palazzo abbandonato al centro della cittadina murgiana il 25 febbraio del 2006.

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Per il periodo della scomparsa gli amici dei due fratellini avrebbero taciuto sulla loro morte ma la donna nella denuncia accusa anche alcuni maggiorenni. Il ritrovamento dei corpi porto' a scagionare il padre di Ciccio e Tore che nel frattempo era finito in carcere con l'accusa di aver sequestrato e ucciso i figli e di averne fatto sparire i corpi.

Secondo Rosa Carlucci, i fratellini caddero verosimilmente nella cisterna mentre partecipavano, assieme ad altri cinque adolescenti, ad un gioco, ad una sorta di prova di coraggio nella casa poi soprannominata delle cento stanze. Gli amichetti di Ciccio e Tore, quindi, sempre stando all'esposto, avrebbero visto i due ragazzini precipitare nella cisterna ma avrebbero nascosto la verita'.

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