Concordia: terminata prima fase defueling. E il relitto si sposta ancora
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Intanto proseguono regolarmente le attivita' di monitoraggio dei movimenti dello scafo condotte dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Universita' di Firenze e dell'ambientale assicurate da Ispra e Arpat: "non vi sono particolari anomalie da segnalare ne' nei movimenti della Costa Concordia ne' nei rilevamenti relativi al rischio ambientale".

RELITTO SPOSTATO DI 60 CM - Il relitto si è spostato di 60 centimetri. E' ciò che emerge dalla lettura dei dati forniti dagli strumenti che monitorano lo scafo arenato sugli scogli dell'Isola del Giglio.
Il dato inizia a preoccupare, perché la nave si sta spostando verso il gradino successivo, che la farebbe inabissare completamente, a 70 metri di profondità.
Il vento forte e il mare mosso, infatti, non aiutano a mantenere lo scafo ancorato ai fondali. E preoccupano gli esperti anche i tempi di rimozione del relitto: se la Costa Concordia restasse lì per i prossimi 7-10 mesi, o anche più a lungo, e si muovesse ai ritmi riscontrati finora, il rischio di inabissamento potrebbe essere molto concreto.
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