Consiglio: approvato odg su pesca. Gatta, governo difenda pescatori a Roma e a Bruxelles

BARI. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un Ordine del giorno, presentato dai Consiglieri regionali Giandiego Gatta e Francesco Ognissanti sull’attività di pesca in Puglia ed in particolar modo la marineria del Golfo di Manfredonia, votata prevalentemente alla pesca del "bianchetto" e del "rossetto", particolarmente penalizzata a causa dei costi del carburante che sono lievitati tanto da rendere totalmente negativo il costo/beneficio per chi è dedito alla pesca nel periodo invernale, a ciò si aggiungono le restrizioni del nuovo Decreto legislativo.

Con questo odg il Consiglio regionale impegna il presidente della Regione, Nichi Vendola, l'assessore all'agricoltura Dario Stefàno e l'assessore alla solidarietà Elena Gentile ad attivarsi per intraprendere iniziative a sostegno del reddito dei lavoratori della pesca e del suo indotto; a chiedere all'ABI di sottoscrivere un accordo, identico a quello già stipulato nel 2009 con il piano famiglia, per poter sospendere il rimborso delle operazioni di mutuo per un tempo di 12 mesi; a far proprie le indicazioni del mondo della pesca pugliese e dell'intero Adriatico per elaborare una propria proposta da sottoporre a Governo e Comunità Europea ed infine ad attivare quanto prima tutte le misure necessarie ad attingere al Fondo Europeo per la Pesca, in parte gestito direttamente dalla Regione Puglia tramite il PO 2007 — 2013, per gestire l'assegnazione ai pescatori di fondi ormai assolutamente indispensabili alla loro sopravvivenza.

Commenti favorevoli all'approvazione dal consigliere Gatta (Pdl): “La crisi che attanaglia da mesi il comparto della pesca in Puglia e, in particolare, la marineria del Golfo di Manfredonia, deve diventare una priorità per il Governo regionale. Oggi l’intero Consiglio, approvando all’unanimità l’ordine del giorno di cui sono primo firmatario, ha dato mandato al Presidente Vendola di rappresentare le difficoltà, tutelare i diritti e difendere le legittime istanze dei pescatori rispetto al Governo nazionale e alla Comunità europea, anche tramite un accordo con l’Abi che sospenda il rimborso delle operazioni di mutuo per almeno 12 mesi”.
E aggiunge: “La pesca è una delle voci determinanti del Pil pugliese e tra le prime del PIL di Capitanata; in questi ultimi anni il settore è stato fortemente penalizzato dalle politiche europee che, non riconoscendo la peculiarità del nostro Mare Mediterraneo, sottopongono i nostri pescatori a norme che divengono vessatorie e fortemente penalizzanti come quelle dei divieti di pesca del bianchetto e del rossetto, della misura delle reti, della cosiddetta ‘patente a punti’, meccanismo che prevede una serie di penalizzazioni e che può portare anche alla revoca della licenza. Una situazione già drammatica, divenuta tragica con l’insorgere della crisi economica globale e l’aumento dei carburanti".

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