"Alle 14.42 il cellulare di Sarah era nel garage Misseri"
TARANTO. Nuove rivelazioni dal processo Scazzi in corso a Taranto con la sua decima udienza. Alle 14.42 del 26 agosto 2010, giorno in cui fu uccisa la giovane Sarah, quando risulta dai tabulati telefonici che Sabrina Misseri tentò senza risultato di comunicare con il cellulare della cugina, il telefonino della 15enne si trovava nel garage di casa Misseri, agganciando una cella Gsm.
Lo ha riferito il comandante dei carabinieri del Ros di Lecce, ten.col. Paolo Vincenzoni, testimoniando al processo per l'omicidio di Sarah.Solo in un punto del garage il cellulare di Sarah aggancia una cella telefonica Gsm, mentre nel resto della casa dei Misseri aggancia celle telefoniche Umts.
"MICHELE PERSONA PERFETTA" - ''Conosco Michele Misseri da 40 anni e ha lavorato per me in campagna negli ultimi otto-nove anni, dal 2001 al 2010. E' stato il migliore operaio che ho avuto. Una persona perfetta. Per me lavoravano anche delle braccianti. Nessuna di loro si e' mai lamentata del comportamento di Michele. Gli volevano tutti bene''. Cosi' Antonio Rizzato, di Erchie, nel brindisino, proprietario del terreno in contrada 'Mosca' sulla strada tra Avetrana e San Pancrazio Salentino, dove venne trovato all'interno di un pozzo il corpo della 15enne Sarah Scazzi, uccisa il 26 agosto del 2010.
L'uomo e' stato sentito come testimone al processo in corso davanti alla Corte di Assise di Taranto. Rizzato ha raccontato che qualche tempo prima della scomparsa della 15enne, Michele si occupo' di coprire con un grosso masso il foro del pozzo, aggiungendo del terreno. Anche Cosima Serrano, la moglie di Misseri, e le figlie, Valentina e Sabrina avevano lavorato per l'uomo in campagna.
