Mobilità passiva extra regionale - 173 mln: interrogazione di Caracciolo


BARI. E’ stata presentata dal consigliere regionale Filippo Caracciolo un’interrogazione urgente rivolta all’assessore alle Politiche della salute dott. Ettore Attolini, avente come oggetto la Mobilità passiva extra regionale del Servizio Sanitario Pugliese. L’interrogazione ha lo scopo di verificare se le scelte di politica sanitaria praticate, e le conseguenti misure poste in essere, sono efficaci rispetto alla finalità di riduzione della mobilità passiva interregionale, visto che se confrontiamo i dati del riparto 2010 dello sbilancio della mobilità extra regionale pari ad € -175 milioni rispetto a quelli del riparto 2011 pari ad - € 173 milioni, ci si accorge che il dato regionale è rimasto quasi invariato.
“E’ necessario – dichiara il consigliere Caracciolo – verificare le ragioni che spingono i cittadini a scegliere i servizi sanitari di altre regioni rispetto a quelli della nostra regione, e intervenire per ridurre il fenomeno della mobilità. In quanto espressione della libertà di scelta degli assistiti e della percezione che essi hanno della qualità dell’assistenza, la mobilità si presenta come fenomeno di straordinario interesse ai fini della valutazione dei servizi e, più in generale, delle dinamiche che regolano la complessa dialettica tra domanda e offerta di prestazioni sanitarie”.
“Mi domando e chiedo – prosegue Caracciolo - quali siano ad oggi le risultanze del Tavolo Tecnico Regionale per il monitoraggio e l’analisi della mobilità sanitaria extraregionale costituito con la D.G.R. n. 2418/2011, considerato che teoricamente da questo gruppo di esperti dovrebbero venir fuori le strategie per migliorare la performance dello sbilancio della mobilità extra regionale” .
Il fenomeno della mobilità sanitaria ha ormai assunto, nel contesto nazionale, dimensioni notevolissime, tanto che i disequilibri territoriali fra determinate aree del Paese (in particolare fra le regioni meridionali e le regioni per esempio del Veneto e della Lombardia) sono in continua evoluzione.I fattori determinanti della mobilità sanitaria interregionale sono molteplici e coinvolgono aspetti riguardanti sia il versante della domanda che quello dell’offerta delle prestazioni sanitarie.
Recentemente, 29 febbraio scorso, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha definito i conti della mobilità sanitaria 2011, che pesano ovviamente sul finanziamento 2012, a fare la parte del leone Lombardia, Emilia Romagna e Veneto: le Regioni verso cui c’è stata la maggior mobilità sanitaria interregionale. I dati mostrano anche che la regione Puglia è ancora tra le regioni italiane con un saldo negativo, cioè dove il rapporto tra i debiti da pagare alle altre regioni e i crediti per le prestazioni elargite hanno il segno meno. Infatti la Puglia - in questa infelice classifica - è quarta con - € 173 milioni (dopo Campania con -298 milioni, la Calabria con -236 milioni, la Sicilia con -201).