Usa 2012: Romney rosicchia vantaggio Santorum in Louisiana
LANCASTER. Nonostante la vittoria di sabato scorso in Louisiana, sul collo di Rick Santorum soffia sempre di piu' il fiato di Mitt Romney, gia' in ampio vantaggio in termini di delegati nella marcia di avvicinamento alla nomination repubblicana per le presidenziali Usa del 6 novembre.
L'ex governatore del Massachusetts gli sta infatti rosicchiando implacabilmente il margine che Santorum poteva finora vantare in Pennsylvania, il suo Stato, dove si andra' alle primarie il 24 aprile prossimo e che lui ha rappresentato in Congresso per sedici anni, prima di essere sconfitto nella corsa al Senato del 2006.
Secondo un sondaggio realizzato dall'istituto demoscopico operante presso il 'Franklin & Marshall College' con sede a Lancaster, appunto in Pennsylvania, nel giro di appena un mese il politico di origini italo-americane e' passato da 29 a soli 2 punti percentuali di vantaggio. Si sono detti infatti orientati a votare per lui il 30 per cento dei 505 potenziali elettori repubblicani interpellati, a fronte del 28 per cento favorevoli a Romney: poiche' il margine di errore e' stimato nell'ordine del 4,2 per cento circa, si tratta statisticamente di un pareggio. In febbraio a Santorum era attribuito il 45 per cento delle intenzioni di voto, a Romney non piu' del 16.
L'ex governatore del Massachusetts gli sta infatti rosicchiando implacabilmente il margine che Santorum poteva finora vantare in Pennsylvania, il suo Stato, dove si andra' alle primarie il 24 aprile prossimo e che lui ha rappresentato in Congresso per sedici anni, prima di essere sconfitto nella corsa al Senato del 2006.
Secondo un sondaggio realizzato dall'istituto demoscopico operante presso il 'Franklin & Marshall College' con sede a Lancaster, appunto in Pennsylvania, nel giro di appena un mese il politico di origini italo-americane e' passato da 29 a soli 2 punti percentuali di vantaggio. Si sono detti infatti orientati a votare per lui il 30 per cento dei 505 potenziali elettori repubblicani interpellati, a fronte del 28 per cento favorevoli a Romney: poiche' il margine di errore e' stimato nell'ordine del 4,2 per cento circa, si tratta statisticamente di un pareggio. In febbraio a Santorum era attribuito il 45 per cento delle intenzioni di voto, a Romney non piu' del 16.
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