Ancora un pareggio: il Lecce ha paura di vincere

di Andrea Cataldo. Ad ogni giornata la situazione peggiora. Quest’oggi abbiamo vissuto l’ennesimo copione, già scritto, già detto, già sentito. Un pareggio che definire inutile diventa quasi un eufemismo, quasi una presa in giro. Purtroppo il Lecce ha paura di vincere. Sì, perché le quattro occasioni nitide che non abbiamo saputo sfruttare vengono o da spunti personali o da colpi di istinto; nell’azione, quando c’è da tirare, non tira nessuno. Sembra che la palla sia bollente, scotti troppo e ci sia bisogno di passarla il prima possibile al compagno. C’è sempre un dribbling o un passaggio di troppo, un qualcosa che fa perdere ai giallorossi l’attimo buono per tirare; perché nel calcio se tiri segni e se segni vinci. Sembra quasi che vincendo, poi non riescano a sopportare la pressione che questo comporterebbe. La prima frazione, oltretutto, ha visto i Lecce protagonista anche di un bel gioco, purtroppo espresso senza continuità, ma comunque presente. Un palo e un occasione creata da Cuadrado –sempre più dribblomane- che da solo arriva davanti al portiere e spara con conseguente parata, ci fanno ben sperare. Il Cesena non si rende mai pericoloso, non riuscendo né a tirare né tantomeno a mettere in difficoltà la retroguardia giallorossa. Nella seconda metà il gioco non cambia: Lecce a volte troppo superficiale per una partita di quest’importanza, si permette il lusso di giocare palloni con il tacco, in prossimità della tre quarti avversaria. Benassi salva il risultato un paio di volte, con il Cesena che preso coraggio, si spinge più spesso in avanti. Noi ancora pericolosi in un'altra occasione ma lo 0 a 0 è già tatuato sul tempo. Ancora un punto verso una corsa salvezza che diventa sempre più lontana. Ora, il punto è questo: con la Fiorentina sconfitta è stata persa una grande occasione, quantomeno per cercare di accorciare le distanze, ma se già le dirette concorrenti non perdono – vedi Parma ieri- come può pretendere la squadra di rimanere in Serie A se non riesce a vincere? Nonostante questo, fino a quando la matematica darà anche solo una speranza ai giallorossi, continueranno a crederci.

LECCE: Benassi, Tomovic, Miglionico, Oddo, Brivio, Delvecchio(57’Bertolacci), Giacomazzi, Blasi(82’Corvia), Cuadrado, Di Michele, Muriel(64’Bojinov)
CESENA: Antonioli, Comotto, Moras, Von Bergen, Pudil, Arrigoni, Colucci, Raphael Martinho(64’Djokovic), Santana(82’Del Nero), Malonga(74’Rennella), Mutu.