BARI. “Nulla di nuovo nella Primavera pugliese, e così la Regione rischia di perdere buona parte dei 564 milioni di euro che le spetterebbero per la realizzazione di nuovi ospedali se non si presenta al governo, entro fine maggio, con le carte in regola per la sottoscrizione dell'accordo di programma, come invece hanno fatto ben 9 Regioni, pronte a far valere i patti già formalizzati con lo Stato. Non solo, preoccupa un iter che sembra irto di ostacoli tutt'interni allo stesso centrosinistra, tra differenze di vedute e progetti che a conti fatti possono rivelarsi del tutto inutili.
Com'è noto, nel Piano della Salute nel 2008 era prevista la realizzazione di 12 ospedali per far fronte alle richieste di tutela del diritto alla salute in seguito al piano di riordino. A questo punto c'è già stata la prima sconfitta e infatti, ammesso che tutto vada per il verso giusto, la Puglia riuscirà ad ottenere i finanziamenti per 4 e dal ministero hanno sollevato dubbi sullo strumento finanziario individuato, di fatto costringendo la Regione ad una virata.
Ma ancora non c'è accordo su dove e come realizzare le nuove strutture, tanto che al momento il sospetto di una ‘vendita’ elettorale dei territorio è sempre più forte. Eppure ci sono ospedali, sulla carta veri e propri centri di eccellenza, che non sono mai stati ultimati, o che funzionano solo in parte: è il caso dell'ospedale dell'Alta Murgia, per esempio, ennesimo cantiere infinito; o ancora dell'Irccs oncologico ‘Giovanni Paolo II’ di Bari. Ma seguire un percorso logico sembra non essere una prerogativa dell'attuale maggioranza che rischia così di perdersi in guerre di campanile e – ancora più grave – di far perdere al territorio fondi indispensabili per il rilancio di un sistema sanitario regionale ridotto ai minimi termini da sette anni di sprechi e da una politica miope e ragionieristica in materia”. A riferirlo il Consigliere regionale e vicecapogruppo PdL, Massimo Cassano.
