FOGGIA. “Dalla crisi si esce insieme”. Con questo obiettivo, lunedì 30 aprile 2012 alle ore 20, si terrà a Foggia una veglia di preghiera per il lavoro, presso la Chiesa di San Francesco Saverio in Piazza XX settembre. La veglia per il lavoro, organizzata per il secondo anno consecutivo, è stata promossa dall’Arcidiocesi di Foggia-Bovino, su iniziativa della Pastorale Sociale del Lavoro, delle ACLI, della CISL, del Movimento Cristiano Lavoratori, di Confcooperative e delle Aggregazioni Laicali.
“Il periodo che stiamo attraversando manifesta elementi di viva inquietudine – affermano i promotori - che ci interrogano e ci chiamano ad assumere più precise responsabilità. In particolare, la crisi economica ed i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro da un lato producono una drammatica disoccupazione giovanile e precarietà, dall'altro fanno emergere la possibilità di nuovi protagonismi dei lavoratori e di modelli organizzativi più rispondenti al disegno di "Civilizzazione dell'economia" indicato da Papa Benedetto nella "Caritas in Veritate".
Secondo i promotori, “la comunità ecclesiale deve sentirsi parte di questa sfida e tocca a noi, insieme a tutti gli amici dei diversi movimenti, associazioni e aggregazioni del mondo laicale che vorranno far loro questo progetto, indicare una strada percorribile”. In questa prospettiva, è doveroso “innanzitutto affidare il nostro impegno al Signore, chiedendo aiuto nella preghiera e mostrando, attraverso di essa, la nostra disponibilità ad un vero cambiamento”.
Pertanto, “tutti coloro i quali hanno la responsabilità di portare i contenuti della Dottrina Sociale della Chiesa nel mondo del lavoro sono chiamati ad un maggiore impegno, affinché non abbiano a prevalere nella società contemporanea lo sconforto e la rassegnazione e non si manifesti una generica contestazione, senza contenuti e proposte praticabili di cambiamento. E' il tempo della responsabilità, per le famiglie e per le organizzazioni, che possono accompagnare i giovani, anche in questo difficile frangente, ad assumere atteggiamento positivo nei confronti del futuro”.
“Il periodo che stiamo attraversando manifesta elementi di viva inquietudine – affermano i promotori - che ci interrogano e ci chiamano ad assumere più precise responsabilità. In particolare, la crisi economica ed i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro da un lato producono una drammatica disoccupazione giovanile e precarietà, dall'altro fanno emergere la possibilità di nuovi protagonismi dei lavoratori e di modelli organizzativi più rispondenti al disegno di "Civilizzazione dell'economia" indicato da Papa Benedetto nella "Caritas in Veritate".
Secondo i promotori, “la comunità ecclesiale deve sentirsi parte di questa sfida e tocca a noi, insieme a tutti gli amici dei diversi movimenti, associazioni e aggregazioni del mondo laicale che vorranno far loro questo progetto, indicare una strada percorribile”. In questa prospettiva, è doveroso “innanzitutto affidare il nostro impegno al Signore, chiedendo aiuto nella preghiera e mostrando, attraverso di essa, la nostra disponibilità ad un vero cambiamento”.
Pertanto, “tutti coloro i quali hanno la responsabilità di portare i contenuti della Dottrina Sociale della Chiesa nel mondo del lavoro sono chiamati ad un maggiore impegno, affinché non abbiano a prevalere nella società contemporanea lo sconforto e la rassegnazione e non si manifesti una generica contestazione, senza contenuti e proposte praticabili di cambiamento. E' il tempo della responsabilità, per le famiglie e per le organizzazioni, che possono accompagnare i giovani, anche in questo difficile frangente, ad assumere atteggiamento positivo nei confronti del futuro”.