Domani Nichi Vendola a Barcellona
BARI. Domani, lunedì 2 aprile il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola parteciperà a Barcellona alla Conferenza Mediterranea su ricerca e innovazione, organizzata dalla Direzione Generale della ricerca della Commissione Europea. Il Presidente è stato invitato come relatore, nella sessione di apertura della prima mattinata di lavori, in qualità di Membro dell’Arlem (Assemblea euro-mediterranea degli enti locali e regionali – Comitato delle Regioni) e relatore del parere su “relazione tra desertificazione e cambiamento climatico nel Mediterraneo”, adottata il 30 gennaio scorso nella Sessione Plenaria di Bari.
La sessione in cui il Presidente risponderà, assieme ad altri 5 relatori provenienti da Francia, Giordania, Siria, Egitto, alle risposte della giornalista Jackie Davis, è intitolata Cooperazione Euro-Mediterranea su ricerca e innovazione: sfide e obiettivi di un rinnovato partenariato. Alcuni importanti temi oggetto della conferenza sono stati oggetto dei tre pareri affidati in questi ultimi mesi al Presidente Vendola a livello Europeo: oltre al citato parere Arlem, nel 2010 era stato approvato con grande consenso il parere su “ruolo degli enti locali e regionali nella promozione di una gestione sostenibile dell’acqua” e ora è in corso la redazione del parere del Comitato delle Regioni su “Migrazione e sviluppo: un approccio globale”, che sarà approvato nel prossimo luglio.
L’invito al Presidente Vendola a partecipare alla conferenza ribadisce l’importanza del livello regionale nelle politiche euro-mediterranee, anche nel campo della ricerca ed innovazione. Così come è emerso nella Sessione Plenaria di Arlem ospitata a Bari il 29-30 gennaio scorso, le collettività territoriali dispongono di buone pratiche da poter metter in comune, gestiscono consistenti risorse finanziarie, sono in grado di mobilitare gli attori della società civile al fine di costruire approcci condivisi per delineare efficaci strategie di sviluppo di quest’area geografica.
L’area euromediterranea è un’area strategica per la Puglia, da anni in prima linea nella cooperazione con i Balcani e il Mediterraneo attraverso numerosi progetti su diverse tematiche. Ricordiamo, a tal proposito, anche il recente accordo Puglia-R20 (regioni attive contro il cambiamento climatico), siglato a Ginevra il 7 marzo scorso, per il varo di un Piano di azione mediterraneo per l’energia rinnovabile e l’uso efficiente delle risorse.
La sessione in cui il Presidente risponderà, assieme ad altri 5 relatori provenienti da Francia, Giordania, Siria, Egitto, alle risposte della giornalista Jackie Davis, è intitolata Cooperazione Euro-Mediterranea su ricerca e innovazione: sfide e obiettivi di un rinnovato partenariato. Alcuni importanti temi oggetto della conferenza sono stati oggetto dei tre pareri affidati in questi ultimi mesi al Presidente Vendola a livello Europeo: oltre al citato parere Arlem, nel 2010 era stato approvato con grande consenso il parere su “ruolo degli enti locali e regionali nella promozione di una gestione sostenibile dell’acqua” e ora è in corso la redazione del parere del Comitato delle Regioni su “Migrazione e sviluppo: un approccio globale”, che sarà approvato nel prossimo luglio.
L’invito al Presidente Vendola a partecipare alla conferenza ribadisce l’importanza del livello regionale nelle politiche euro-mediterranee, anche nel campo della ricerca ed innovazione. Così come è emerso nella Sessione Plenaria di Arlem ospitata a Bari il 29-30 gennaio scorso, le collettività territoriali dispongono di buone pratiche da poter metter in comune, gestiscono consistenti risorse finanziarie, sono in grado di mobilitare gli attori della società civile al fine di costruire approcci condivisi per delineare efficaci strategie di sviluppo di quest’area geografica.
L’area euromediterranea è un’area strategica per la Puglia, da anni in prima linea nella cooperazione con i Balcani e il Mediterraneo attraverso numerosi progetti su diverse tematiche. Ricordiamo, a tal proposito, anche il recente accordo Puglia-R20 (regioni attive contro il cambiamento climatico), siglato a Ginevra il 7 marzo scorso, per il varo di un Piano di azione mediterraneo per l’energia rinnovabile e l’uso efficiente delle risorse.
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