"Ex Franzoni, moderato ottimismo per il prossimo futuro: “Ma Comune e Regione facciano chiarezza sui fondi stanziati a favore del progetto”

TRANI. “L’iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico non coglie certo di sorpresa chi, come la UIL di Puglia, ha sempre sostenuto che esistessero tutti i presupposti per la richiesta di restituzione dei fondi stanziati a favore dell’ex Franzoni. Non è infatti concepibile che un’azienda che ha usufruito di copiosi finanziamenti pubblici abbia chiuso l’attività con il conseguente licenziamento di 130 lavoratori. Al di là dell’alibi della crisi, che comunque nel caso specifico regge poco, si tratta di un comportamento che non può essere accettato. L’economia, sia a livello nazionale che regionale, vive di per sé in una fase complicata e certi modi di utilizzare fondi pubblici sono scandalosi, giacché contribuiscono solo ad aggravare la delicata situazione occupazionale pugliese. Pertanto non escludiamo la possibilità di costituirci parte civile per difendere i diritti dei lavoratori, le uniche vere vittime della vicenda”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, ribadisce la posizione del Sindacato rispetto alla questione relativa all’ex Franzoni e invita “Regione e Comune di Trani a fare chiarezza, in tempi ristretti, sui processi autorizzativi, a cominciare dalla variante urbanistica concepita per favorire l’insediamento e l’attività dell’opificio ex Franzoni per finire alla destinazione delle risorse stanziate a favore di un progetto nato già morto”. Parere positivo sull’incontro tenutosi venerdì scorso in Regione. “Siamo favorevoli al metodo che Regione e Organizzazioni Sindacali hanno implementato sulla vertenza Franzoni. Di fatto, i primi risultati sono già visibili: attraverso la Lega Cooperative, 35 lavoratori ex Franzoni dovrebbero essere reimpiegati in un processo produttivo che prenderà il via nelle prossime settimane. Ma altre proposte sono in cantiere pronte per passare al vaglio che permettono di guardare con moderato ottimismo al prossimo futuro”.