"Garlasco, il processo è da rifare"
MILANO. La sentenza d'appello con cui il 6 dicembre scorso Alberto Stasi e' stato assolto dall'accusa di avere ucciso Chiara Poggi e' inficiata da manifesta contradditorieta' e illogicita' nelle motivazione. Per questo, il sostituto pg di Milano, Laura Barbaini, ha presentato ricorso alla Cassazione, chiedendo di rifare il processo d'appello e sostenendo la colpevolezza dell'ex studente bocconiano.
In particolare, la rappresentante della pubblica accusa contesta ai giudici della corte d'assise d'appello di Milano di avre ridotto il quadro probatorio a due soli indizi (presenza del dna della vittima sui pedali della bicicletta dell'imputato e impronta digitale di Stasi sul dispenser del sapone nel bagno di villa Poggi), relegando a "congetture o supposizioni personalistiche" quelli che l'accusa ritiene invece elementi cruciali nella prospettiva della colpevolezza di Stasi.
In particolare, la rappresentante della pubblica accusa contesta ai giudici della corte d'assise d'appello di Milano di avre ridotto il quadro probatorio a due soli indizi (presenza del dna della vittima sui pedali della bicicletta dell'imputato e impronta digitale di Stasi sul dispenser del sapone nel bagno di villa Poggi), relegando a "congetture o supposizioni personalistiche" quelli che l'accusa ritiene invece elementi cruciali nella prospettiva della colpevolezza di Stasi.
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