Sanità: da Bari parte la mobilitazione nazionale contro la tassazione delle borse di studio dei giovani medici in formazione specialistica e dei giovani ricercatori
BARI. “Non vogliamo credere che un Governo che si è presentato dicendo “quello che fa bene ai giovani, fa bene al Paese” voglia far cassa con i soldi delle borse di studio e degli assegni di ricerca, somme che garantiscono il minimo sostentamento per migliaia di giovanissimi ricercatori e medici specializzandi, che a fatica in questo periodo di crisi, tentano di costruirsi una esistenza indipendente e dignitosa”.
Così, in una nota congiunta, il Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) e la Confederazione Nazionale delle Associazioni dei Medici Specializzandi (FederSpecializzandi) commentano uno degli emendamenti al testo di legge di conversione del cosiddetto Decreto fiscale n.16 del 2 marzo 2012, approvato dal Senato e pertanto incluso nel testo, in questi giorni, in esame alla Camera per l'approvazione definitiva.
Secondo tale disposizione (inserita all'art. 3 comma 16 ter e quater) le somme corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale, tutti importi attualmente esentati a norma della legge 476 del 13 agosto 1984, eccedenti la somma di 11.500 euro sarebbero sottoposti a detrazione fiscale. A tal fine, gli enti rappresentanti e le categorie suddette esprimono la più totale disapprovazione per l'emendamento che, nell'ambito del disegno di legge “semplificazioni tributarie” attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, introdurrebbe la tassazione IRPEF sulle borse di studio percepite dai medici in formazione specialistica, i dottorandi e i corsisti in medicina generale.
Tale tassazione andrebbe, infatti, ad aggiungersi alle tasse universitarie, alla quota previdenziale ENPAM, all’iscrizione all’ordine professionale e alla tassazione INPS che già gravano in maniera importante su quanto percepito mensilmente.
Così come l’Associazione dei Giovani Medici (S.I.G.M.) e Federspecializzandi, anche i medici in formazione specialistica di Bari ritengono che la categoria dei giovani medici Italiani, già enormemente svantaggiata sotto ogni profilo (formativo, economico, crescita e maturazione professionale) rispetto ai colleghi degli altri Paesi EU, non possa sopportare una penalizzazione di questa portata. Anche per questi motivi da alcuni anni si registra un costante e significativo incremento di giovani medici che emigrano all'Estero senza farne ritorno.
Per quanto espresso in precedenza, tutti i medici in formazione specialistica e le altre categorie interessate si asterranno nei giorni 16, 17 e 18 Aprile 2012 dalle quotidiane attività assistenziali del programma formativo e di ricerca (attività di reparto, attività di sala operatoria, attività ambulatoriale, guardie diurne, notturne e turni di reperibilità) per partecipare alle assemblee pubbliche che verranno indette autonomamente nelle medesime giornate. A tal proposito si fa riferimento all’art.3 del contratto di formazione specialistica “…in nessun caso l’attività del medico in formazione specialistica è sostitutiva di quella del personale di ruolo”.
Pertanto in questi tre giorni si terrà una manifestazione locale dei medici in formazione specialistica dell’Università di Bari presso il Policlinico. Inoltre, per amplificare la voce unita dei giovani medici italiani è stata indetta per martedi 17 Aprile 2012 una manifestazione nazionale che si terrà nella Piazza del Parlamento di Roma dalle ore 11.00 alle ore 13.00.
"Chiediamo al Governo e a tutti i gruppi parlamentari di intervenire a correggere tale disposizione in occasione del passaggio alla Camera dei Deputati, affinché tale norma non finisca per produrre effetti travolgenti sul futuro del nostro Servizio Sanitario Nazionale".
Lo rendono noto i Medici in formazione specialistica di Bari, il Consiglio Nazionale del Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) e l'Ufficio di Presidenza Confederale di FederSpecializzandi.
Così, in una nota congiunta, il Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) e la Confederazione Nazionale delle Associazioni dei Medici Specializzandi (FederSpecializzandi) commentano uno degli emendamenti al testo di legge di conversione del cosiddetto Decreto fiscale n.16 del 2 marzo 2012, approvato dal Senato e pertanto incluso nel testo, in questi giorni, in esame alla Camera per l'approvazione definitiva.
Secondo tale disposizione (inserita all'art. 3 comma 16 ter e quater) le somme corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale, tutti importi attualmente esentati a norma della legge 476 del 13 agosto 1984, eccedenti la somma di 11.500 euro sarebbero sottoposti a detrazione fiscale. A tal fine, gli enti rappresentanti e le categorie suddette esprimono la più totale disapprovazione per l'emendamento che, nell'ambito del disegno di legge “semplificazioni tributarie” attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, introdurrebbe la tassazione IRPEF sulle borse di studio percepite dai medici in formazione specialistica, i dottorandi e i corsisti in medicina generale.
Tale tassazione andrebbe, infatti, ad aggiungersi alle tasse universitarie, alla quota previdenziale ENPAM, all’iscrizione all’ordine professionale e alla tassazione INPS che già gravano in maniera importante su quanto percepito mensilmente.
Così come l’Associazione dei Giovani Medici (S.I.G.M.) e Federspecializzandi, anche i medici in formazione specialistica di Bari ritengono che la categoria dei giovani medici Italiani, già enormemente svantaggiata sotto ogni profilo (formativo, economico, crescita e maturazione professionale) rispetto ai colleghi degli altri Paesi EU, non possa sopportare una penalizzazione di questa portata. Anche per questi motivi da alcuni anni si registra un costante e significativo incremento di giovani medici che emigrano all'Estero senza farne ritorno.
Per quanto espresso in precedenza, tutti i medici in formazione specialistica e le altre categorie interessate si asterranno nei giorni 16, 17 e 18 Aprile 2012 dalle quotidiane attività assistenziali del programma formativo e di ricerca (attività di reparto, attività di sala operatoria, attività ambulatoriale, guardie diurne, notturne e turni di reperibilità) per partecipare alle assemblee pubbliche che verranno indette autonomamente nelle medesime giornate. A tal proposito si fa riferimento all’art.3 del contratto di formazione specialistica “…in nessun caso l’attività del medico in formazione specialistica è sostitutiva di quella del personale di ruolo”.
Pertanto in questi tre giorni si terrà una manifestazione locale dei medici in formazione specialistica dell’Università di Bari presso il Policlinico. Inoltre, per amplificare la voce unita dei giovani medici italiani è stata indetta per martedi 17 Aprile 2012 una manifestazione nazionale che si terrà nella Piazza del Parlamento di Roma dalle ore 11.00 alle ore 13.00.
"Chiediamo al Governo e a tutti i gruppi parlamentari di intervenire a correggere tale disposizione in occasione del passaggio alla Camera dei Deputati, affinché tale norma non finisca per produrre effetti travolgenti sul futuro del nostro Servizio Sanitario Nazionale".
Lo rendono noto i Medici in formazione specialistica di Bari, il Consiglio Nazionale del Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) e l'Ufficio di Presidenza Confederale di FederSpecializzandi.
