Speciale amministrative: "Campagna elettorale mia, quanto mi costi…!"

di Nicola Ricchitelli. Tentare di conquistare il metaforico posto in paradiso, nonché lo scranno più alto di un Palazzo di città o più semplicemente la sedia in consiglio comunale, comporta uno sforzo fisico ed economico non indifferente.
C’è chi i voti tenta di conquistarli scegliendo la strada - un po’ idealista ma che talvolta paga - del dialogo con la gente e dei gazebo in piazza, c’è chi i voti invece tenta di ottenerli costruendo la propria fama con la carta stampata (manifesti e manifestini, volantini e santini e chi più ne ha più ne metta), spot televisivi e radiofonici e quant’altro, passando per la tortuosa strada dell’arruolamento a pìù non posso dei rappresentanti di lista, fino ad arrivare a colui che i voti li compra e basta. Ma scherzi a parte, nello specifico, per un candidato sindaco o consiglio comunale che sia, quali sono le voci di spesa che lo stesso deve tener presente prima di gettarsi nella mischia? Immancabili sono i manifesti - il costo per i celebri 6x3 si aggira attorno ai 25 euro a pezzo – a cui vanno ad associarsi i costi di affissione che può avvenire in spazi pubblici o privati, orientativamente il costo si aggira attorno agli 80 euro per due settimane nel prima caso, e dopo aver prenotato in largo anticipo, mentre nell'eventualità in cui ci si affidi a delle ditte private la spesa sale fino a 300 euro sempre per due settimane; passando poi per gli immancabili «santini», vero incubo del decoro urbano, nonché delle cassette delle poste dove per la stampa di diecimila pezzi il prezzo si aggira attorno ai 200 euro. Da non tralasciare la gestione di un comitato elettorale che, ipotizzando l’affitto per un paio di mesi - a seconda dell’ampiezza e del luogo più o meno centrale – la spesa può variare tra i 1.500 e i 4.000 euro.
Una voce importante ed imponente è rappresentata naturalmente dai rappresentanti di lista per la quale la spesa dipende dalle esigenze dei candidati, e che può arrivare fino ai 3000 euro. È per i nostri candidati? Ad oggi, se per Canosa e San Ferdinando al momento non sono noti i preventivi di spesa, di Trani si sa che sarà il candidato del centrodestra Gigi Riserbato ad investire più 'piccioli' nella campagna elettorale (ben 38 mila euro) seguito a ruota da Ugo Operamolla (25 mila euro), Fabrizio Ferrante (11600), Triminì (6000 euro), Briguglio (5800) e Paolo Nugnes (1550 euro). Per Gigi Riserbato 5000 euro saranno destinati per i suoi collaboratori, mentre 4000 saranno destinati all’affitto dei locali e manifesti. Diametralmente opposta i connotati della campagna elettorale del candidato sindaco del centro sinistra Ugo Operamolla, il quale ha destinato circa metà del budget per le trasmissioni Tv e servizi redazionali, nonché 5000 per i manifesti, santini e volantini.